l'editoriale
Cerca
Il caso
15 Aprile 2025 - 08:11
Era finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver rapinato una farmacia, una rosticceria e una gelateria, tutte nel quartiere Mirafiori: a “incastrarlo”, un tatuaggio sulla mano sinistra. Ma quel 32enne è riuscito a dimostrare che non c’entra niente. Tanto che lui è tornato in libertà mentre in carcere è finita un’altra persona, praticamente un suo “sosia” con tatuaggio simile e pure simili caratteristiche fisiche.
È questo il retroscena dell’arresto del 40enne Giuseppe Agostino, che i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Mirafiori e il sostituto procuratore Paolo Scafi accusano dei reati di rapina e tentata rapina.
I fatti: il 18 marzo un uomo entra nella farmacia San Giorgio di piazza Livio Bianco. Indossa un passamontagna e ha una pistola in mano. Urla: “Questa è una rapina, dammi i soldi” e riesce a farsi consegnare 400 euro in contanti. Lo stesso giorno, un rapinatore col casco in testa prova a portar via l’incasso della gelateria Baries 1997 di via Buenos Aires. Ma, nonostante la pistola puntata e il grido “veloce, apri la cassa”, l’addetta scappa e lui resta a mani vuote. Il 21 marzo, infine, un uomo con casco, passamontagna e pistola si fa consegnare 150 euro dalla commessa del girarrosti Santa Rita di piazza Omero.
Dopo aver raccolto denunce, testimonianze e filmati di videosorveglianza sui tre episodi, gli investigatori capiscono che il rapinatore è sempre lo stesso (anche grazie all’aiuto di un perito). E subito stringono il cerchio attorno a un 32enne della zona: contro di lui “parlano” il viso, la corporatura e quel tatuaggio sulla mano. Scatta l’arresto, che poi non viene convalidato dal giudice Marco Picco. Il quale stabilisce comunque i domiciliari.
Ma la storia non è finita. Perché il presunto rapinatore, assistito dall’avvocato Alberto Bosio, spiega che lui non c’entra con le rapine. E viene fuori che c’è un uomo che gli somiglia e ha un tatuaggio uguale, cioè Agostino. I carabinieri vanno a cercarlo e gli trovano in casa vestiti, scarpe e casco somiglianti a quelli del rapinatore. Così, in carcere, ci finisce lui. Mentre l’altro presunto rapinatore torna libero dopo la sostituzione di persona.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..