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Salute

Mettiti il cerotto e dormi felice (forse)

Una pratica sempre più diffusa promette sonni profondi, meno russamenti e persino benefici estetici. Ma la scienza è cauta.

Mettiti il cerotto e dormi felice (forse)

Un cerotto in bocca può essere più dannoso di quel che si pensi

Si chiama “mouth tape” e il concetto è semplice: impedire alla bocca di aprirsi durante il sonno costringendo il corpo a respirare esclusivamente con il naso.  Ma per la scienza qualcosa non va. Una revisione pubblicata sul The American Journal of Otolaryngology ha analizzato che su 177 studi non ci fosse nessuna prova significativa a supporto dei benefici pubblicizzati da molte aziende, fatta eccezione per tre ricerche su piccoli campioni.

Nonostante le evidenze limitate le aziende non sembrano aver dubbi. Spot pubblicitari e post sponsorizzati su Facebook e Instagram raccontano di nastri capaci di “curare il metabolismo lento”, “ridurre il gonfiore mattutino del viso nelle donne di mezza età” o addirittura “migliorare la struttura della mascella”. Il brand Respire ne è un esempio con le sue promesse rasentano il miracoloso.

La tecnica migliorerebbe la qualità del riposo, ridurrebbe il russare, e porterebbe persino benefici alla salute cardiovascolare e al metabolismo. A supporto citano l’ossido nitrico, un composto prodotto nelle cavità nasali durante la respirazione nasale ritenuto utile per rilassare i vasi sanguigni, abbassare la pressione e neutralizzare agenti patogeni. Tuttavia  il fisioterapista polmonare britannico Robin McNelis spiega che quando si respira con il naso il corpo riesce a riciclare fino al 75% dell’ossido nitrico prodotto mentre la respirazione orale ne disperde la maggior parte. Inoltre l’aria inalata attraverso le narici viene riscaldata e umidificata facilitando l’assorbimento di ossigeno nei polmoni.

Eppure, secondo gli esperti, solo il 2% della popolazione dorme effettivamente con la bocca aperta in modo cronico. Lo afferma Chris Winter, neurologo specializzato in disturbi del sonno, che sottolinea come i casi siano spesso legati a raffreddori, allergie, deviazioni del setto nasale o ingrossamenti dei turbinati. Come accade spesso con le tendenze benessere virali, il “mouth taping” rischia di essere un fenomeno in cui la promessa supera di gran lunga la realtà. Il messaggio che passa è che tutti dormiamo male e che un semplice nastro possa risolvere problemi complessi dall’insonnia all’estetica facciale.

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