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Il caso
17 Aprile 2025 - 16:23
A segnare l’ultima frontiera nell'America post-Trump è IceRaid, un'applicazione che consente ai cittadini statunitensi di guadagnare criptovalute segnalando immigrati irregolari e altri sospetti criminali alle autorità federali. L’app, ancora in fase iniziale, è diventata virale grazie al sostegno degli influencer di estrema destra e dei circoli più vicini al presidente Donald Trump. È stata presentata come uno strumento patriottico per rafforzare i confini e assistere le forze dell’ordine, ma per molti è il simbolo di un approccio sempre più distopico alla questione migratoria.
L’utente può caricare foto, video o descrizioni di presunti crimini, dall’immigrazione clandestina al traffico di droga, dal furto con scasso al maltrattamento di animali, specificando se ha assistito all’evento o meno. Un'intelligenza artificiale analizza il materiale e lo valuta, cercando di filtrare le segnalazioni fondate da quelle infondate. E la ricompensa per l'operato è una moneta digitale chiamata RAID token, che però, al momento, non è ancora ufficialmente lanciata sul mercato e quindi non ha valore reale. In altre parole: chi segnala, per ora, lo fa gratis, o con la speranza futura di incassare qualcosa.
IceRaid prevede un meccanismo singolare anche per gli immigrati senza documenti: chi si autodenuncia tramite l’app può accedere a un programma di supporto legale per cercare di ottenere lo status regolare. “Vogliamo premiare chi è qui senza precedenti penali e decide di mettersi in regola”, spiegano i creatori, che promettono anche assistenza nella ricerca di un avvocato per l’immigrazione. Inoltre, le segnalazioni ricevute finora sono poche decine, segno che il progetto fatica a decollare anche tra i più ferventi sostenitori. Alcuni utenti sollevano preoccupazioni etiche e legali: IceRaid rischia di incentivare denunce infondate, discriminazioni razziali e violazioni della privacy, con il pretesto di contribuire alla sicurezza pubblica.
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