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L’AI al posto del terapeuta: futuro o illusione?

Il successo di ChatGPT e piattaforme simili sta spingendo molti a chiedersi se la psicoterapia possa evolversi in un percorso automatizzato, ma gli esperti non sono convinti.

L’AI al posto del terapeuta: futuro o illusione?

Un automa può sostituire l'empatia umana?

Sempre più persone si affidano la propria vita a ChatGPT. Risolvere problemi quotidiani, cercare soluzioni o addirittura trovare qualcuno con cui parlare. La possibilità di interagire con un "psicoterapeuta personalizzato", sempre disponibile, senza costi e facilmente accessibile, sta attirando l'attenzione di molti. Ma  davvero l'intelligenza artificiale può sostituire l'approccio umano nella psicoterapia?

David Lazzari, Presidente dell'Ordine Nazionale degli Psicologi ha spiegato: “Non è possibile che l’intelligenza artificiale sostituisca l’intelligenza umana. La psiche umana è fatta di vissuti, emozioni, sentimenti e linguaggio non verbale, oltre che di logica e cognizione. L’intelligenza non è solo logica, come ha spiegato Daniel Goleman, ma è una sintesi di molti aspetti. La psiche e il corpo sono due facce della stessa medaglia. Un terapeuta umano non può essere sostituito da un algoritmo”.

Il principale problema rimane  economico. In Italia la psicoterapia è per lo più privata con solo poco più di 5.000 psicoterapeuti nel sistema sanitario pubblico e per chi non può permettersi il costo delle sedute è di fatto escluso dalla possibilità di accedere alla cura psicologica. 

Negli Stati Uniti esistono già piattaforme che promettono di creare uno "psicoterapeuta su misura", disponibile 24 ore su 24 ma per Lazzari "questo approccio è fuorviante e disfunzionale. Un vero psicoterapeuta non è una macchina che sforna risposte ma una figura che guida una persona attraverso un processo terapeutico complesso che può anche metterci in crisi ma è fondamentale per la trasformazione". Lazzari è convinto che anche in Italia la tecnologia prenderà piede nonostante la nostra cultura sia generalmente più critica e consapevole. "La diffusione delle tecnologie è inevitabile ma dobbiamo essere attenti a non confondere il supporto psicologico con una soluzione automatica e impersonale".

La pandemia ha spinto molte persone a cercare supporto psicologico, facendo emergere una richiesta che ha evidenziato le lacune nel servizio pubblico. La carenza di psicologi nel Sistema Sanitario Nazionale è una problematica urgente che necessita di risposte concrete. L’Ordine degli Psicologi ha proposto soluzioni per ottimizzare il rapporto costi/benefici nella psicoterapia, come l'introduzione dello psicologo scolastico e dello psicologo di base. Sebbene siano già stati previsti fondi e leggi per la psicologia scolastica la legge per lo psicologo di base è ancora in attesa di essere attuata. "Lo Stato deve investire in un sistema che possa garantire accesso alla psicoterapia a tutti, anche a chi non può permettersela", ha concluso Lazzari.

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