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EVASIONE FISCALE

Evasione fiscale da 4 milioni tra Alba e Castagnito: tre fratelli condannati, nei guai anche un consulente

Il tribunale di Asti ha condannato tre imprenditori attivi nelle sale da gioco e un consulente fiscale per una maxi evasione da 4 milioni di euro. Sequestrati beni per 1,8 milioni

Evasione fiscale da 4 milioni tra Alba e Castagnito: tre fratelli condannati, nei guai anche un consulente

Immagine di repertorio

Evasione fiscale per quattro milioni di euro: è questa l’accusa che ha portato alla condanna in primo grado di tre fratelli, imprenditori attivi tra Alba e Castagnito nel settore delle sale da gioco. A emettere la sentenza è stato il Tribunale di Asti, al termine di un processo che ha fatto emergere un sistema di frode fiscale strutturato e durato anni.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, i tre fratelli – A.P., S.P. e P.P. – avrebbero gestito una rete di società con bilanci falsificati, contabilità manipolata e dichiarazioni fiscali omesse, con l’obiettivo di sottrarre al Fisco milioni di euro nel periodo compreso tra il 2016 e il 2020. Un’operazione complessa, resa possibile anche grazie al supporto tecnico di un consulente, M.M., incaricato – secondo gli inquirenti – di dare una parvenza di legittimità a operazioni in realtà illecite.

Il tribunale ha condannato A.P. a 3 anni e 4 mesi di reclusione, S.P. a 3 anni, P.P. a 1 anno, mentre per il consulente M.M. la pena stabilita è di 3 anni e 2 mesi. È stato inoltre disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di 1,8 milioni di euro, che saranno confiscati a favore dello Stato.

Le indagini della Guardia di Finanza, durate diversi mesi, hanno permesso di ricostruire nel dettaglio il funzionamento del sistema di evasione. Incrociando bilanci, movimenti bancari e operazioni societarie, gli investigatori hanno smascherato una frode sofisticata, nascosta dietro documenti apparentemente regolari.

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