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Ucraina-Russia, nuovo round di negoziati a Londra: si tratta per la tregua

Delegazione di Kiev in missione per la tregua. Il Cremlino frena su stop agli attacchi ai civili. Odessa colpita da raid con droni

Ucraina-Russia, nuovo round di negoziati a Londra: si tratta per la tregua

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (Credito Photo: LaPresse/ AP Photo/Evgeniy Maloletka)

Mercoledì si terrà a Londra un nuovo incontro tra l’Ucraina e i suoi alleati occidentali per discutere una possibile tregua con la Russia. A confermarlo è stato un alto funzionario ucraino, che non ha però fornito dettagli sulla composizione ufficiale della delegazione.

L'annuncio arriva dopo le parole del presidente Volodymyr Zelensky, che, come riporta Adnkronos, ieri ha reso noto l’imminente viaggio a Londra di una squadra negoziale incaricata di confrontarsi con rappresentanti di Stati Uniti ed Europa. Obiettivo: trovare un’intesa per fermare le ostilità.

Dalla Russia, tuttavia, arriva un messaggio meno conciliante. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha chiarito che al momento non sono in programma trattative specifiche con Kiev per interrompere gli attacchi contro obiettivi civili, nonostante la pausa annunciata da Mosca in occasione della Pasqua ortodossa. «Il presidente Putin è disposto a discuterne - ha dichiarato Peskov - ma non c’è nulla di concreto sul tavolo». E ha ribadito che il leader russo non ha mai escluso il dialogo, pur richiedendo, come già in passato, un confronto diretto con la controparte ucraina.

Secondo i media di Kiev, il team che parteciperà al secondo round di colloqui sarà guidato da Andriy Yermak, capo dell’amministrazione presidenziale e figura chiave nello staff di Zelensky. Accanto a lui dovrebbero esserci Pavlo Palisa, vice capo dell’ufficio presidenziale, il consigliere diplomatico Andriy Sybiga e il ministro della Difesa Rustem Umerov. Già la scorsa settimana, a Parigi, si era svolta la prima tornata di negoziati in questo nuovo formato, che ha visto al tavolo ucraini, americani, francesi e britannici. Un incontro che puntava a ravvivare un processo di pace rallentato, con l’Europa intenzionata a giocare un ruolo più attivo e gli Stati Uniti impegnati a valutare la reale possibilità di una de-escalation.

Il presidente americano Donald Trump ha espresso ottimismo, auspicando un possibile accordo "entro questa settimana", pur senza aggiungere dettagli. Ma da Washington non mancano segnali d’irritazione: il Segretario di Stato Marco Rubio ha ventilato l’ipotesi di un disimpegno se la Casa Bianca dovesse ritenere che i negoziati siano destinati a un vicolo cieco. Intanto Zelensky attende una risposta ufficiale da Mosca alla proposta di interrompere i raid su obiettivi civili, come infrastrutture energetiche e residenziali. Putin, da parte sua, ha promesso di esaminare la questione.

Mentre si moltiplicano gli appelli per una tregua, nella notte la città portuale di Odessa è stata nuovamente colpita da droni russi. A darne notizia è il Guardian, citando il sindaco Hennadiy Trukhanov. Secondo le prime ricostruzioni, un attacco ha investito un quartiere ad alta densità abitativa: tre civili sono rimasti feriti e diverse palazzine hanno subito danni pesanti. 

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