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Il caso

Architetto torinese attaccato dalle orche nello stretto di Gibilterra

L'incontro ravvicinato di Alessandro Tosetti con le orche durante una traversata solitaria nello stretto di Gibilterra

Orche all'attacco: l'incredibile avventura di un architetto torinese nello stretto di Gibilterra

Una delle orche che hanno attaccato la barca di Alessandro Tosetti

Alessandro Tosetti, un architetto torinese di 65 anni, ha vissuto una disavventura che difficilmente dimenticherà. Il 19 aprile 2025 la sua barca è stata assalita da un banco di orche nello stretto di Gibilterra. Tosetti, noto per le sue traversate solitarie e membro dello Yacht Club di Sanremo, si trovava in un tratto di mare apparentemente tranquillo, quando la sua imbarcazione, Aspra, è stata improvvisamente circondata da un gruppo di orche. "Mi ero preparato alla tempesta", racconta Tosetti in un post su Facebook, "ma mai avrei immaginato che un gruppo di orche mi assalisse nello stretto di Gibilterra". Le orche, animali di grossa taglia che possono raggiungere i cinque metri di lunghezza, hanno iniziato a colpire la barca, concentrandosi in particolare sul timone. Qui il video dell'attacco, condiviso su Facebook dall'architetto.

In una situazione che avrebbe potuto facilmente degenerare in tragedia, Tosetti ha dimostrato una notevole prontezza di spirito. Ha seguito le procedure di emergenza, spegnendo il pilota automatico e il sonar, e chiudendo le vele. Tuttavia, i colpi delle orche hanno causato danni significativi, con la parte idraulica del pilota automatico che è esplosa, lasciando l'olio in sentina e i frenelli attorcigliati. Alla deriva in uno dei tratti di mare più trafficati al mondo, Tosetti ha chiesto soccorso al centro di coordinamento di Tarifa, sperando in un traino verso la sicurezza.

Mentre attendeva i soccorsi, Tosetti è riuscito a liberare il timone e montare una barra di emergenza, scoprendo con sollievo di poter ancora governare la barca. Con il motore acceso, ha timonato per 12 miglia fino al porto di Tarifa, scortato da un rimorchiatore. "Naturalmente si è messo a diluviare e rafficare", scrive Tosetti, "ma tutto bene, la manovra di ormeggio un cinema... a lieto fine". Nonostante la pala del timone fosse stata mutilata, Tosetti spera di poter tornare a Sanremo, confidando nella resistenza della sua imbarcazione e nella sua determinazione. 

I danni alla barca di Tosetti

Mentre Tosetti si prepara a rientrare a Sanremo, la sua storia diventa un simbolo di speranza e resistenza. "Se ho fatto 12 miglia forse ne posso fare 800", afferma con ottimismo. Dopo 30 ore di veglia, si concede finalmente un meritato riposo, augurando una "Buona Pasqua" a tutti coloro che hanno seguito la sua avventura.

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