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Danni maltempo

Maltempo in Piemonte: agricoltura in crisi per la necessità di riprogrammare le semine

Coldiretti chiede risarcimenti rapidi per i danni subiti e una nuova politica agricola per tutelare il patrimonio del territorio

Maltempo in Piemonte: agricoltura in crisi per la necessità di riprogrammare le semine

È necessario rivedere la pianificazione delle semine, molte delle quali erano già state completate nella maggior parte dei campi, e valutare attentamente i prossimi passi da compiere.

Le operazioni di concimazione sui cereali autunno-vernini sono praticamente ferme ovunque, anche laddove si era riusciti a intervenire sfruttando la breve tregua offerta dal meteo. Al momento, però, resta l’incertezza su cosa potrà effettivamente essere raccolto.

Nel peggiore dei casi, si potrebbe arrivare a dover riseminare i terreni danneggiati in modo più grave, ipotizzando poi di destinare quei campi ad altre colture nei mesi successivi. Tuttavia, una decisione del genere comporterebbe lo stravolgimento dei piani agricoli, con conseguenze pesanti in termini economici e organizzativi.

È questo il quadro tracciato da Mauro Bianco, presidente di Coldiretti Alessandria, nel confronto con l’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Bongioanni, che oggi ha effettuato un sopralluogo nelle aree colpite dal maltempo.

Durante la visita, l’assessore ha espresso la vicinanza della Regione agli agricoltori locali, assicurando l’avvio immediato delle pratiche per il riconoscimento dello stato di calamità e l’attivazione delle procedure di risarcimento da parte delle autorità statali competenti.

Tra le aziende visitate anche quella di Mario Castelli, rappresentante dei Giovani Impresa e titolare della “Cascina Mezzano” a Solero, dove si coltivano oltre 130 ettari di frumento tenero, mais, patate, foraggi, erba medica e barbabietole da zucchero. Solo la produzione annuale di patate supera i 12mila quintali, destinati in gran parte al mercato del Nord Italia.

"La situazione è davvero difficile – ha spiegato Castelli – e abbiamo chiesto all’assessore tempi rapidi per i ristori. Abbiamo anche sollecitato un impegno concreto per una nuova visione della gestione del territorio: è fondamentale tutelare il nostro patrimonio agricolo, che merita un riconoscimento più solido sotto il profilo sociale, culturale ed economico".

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