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Papa Francesco
25 Aprile 2025 - 16:30
Alle 13:10 di oggi, 25 aprile, i telefoni cellulari di tutta Roma hanno vibrato all'unisono, accompagnati dal suono inconfondibile di un allarme. Il messaggio, inviato dalla Protezione Civile Nazionale, informava i cittadini della chiusura di Piazza San Pietro alle ore 17:00, in vista del funerale del Papa. Un'informazione importante, certo, ma che ha sollevato non poche critiche. Sui social media, molti utenti hanno espresso il loro disappunto, ritenendo eccessivo l'uso dell'It-alert per una comunicazione che, seppur rilevante, non rappresenta un'emergenza.
L'It-alert, operativo dal 13 febbraio 2024, è stato concepito per avvisare la popolazione in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti. Il suo debutto ufficiale risale al 9 dicembre 2024, durante il disastro nello stabilimento Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, dove persero la vita cinque persone. In quell'occasione, il sistema si rivelò fondamentale per coordinare i soccorsi e informare i cittadini del pericolo. Ma è davvero appropriato utilizzarlo per comunicazioni di natura logistica?
La reazione dei cittadini romani non si è fatta attendere. "Ma vi pare un uso corretto di questo strumento?", si chiede un utente su X, riassumendo il sentimento di molti.
ma vi pare normale far partire IT ALERT sui telefoni di tutti noi romani solo per dirci che piazza san pietro chiuderà alle cinque? ma non dovevamo usarlo solo per i disastri?pic.twitter.com/JTiAyN6PL1
— 木漏れ日 (@vogliopazienza) April 25, 2025
La Protezione Civile, dal canto suo, non ha rilasciato commenti ufficiali, ritenendo comunque opportuno l'invio del messaggio per garantire un flusso ordinato di persone verso Piazza San Pietro. La Santa Sede, attraverso un messaggio su Telegram, ha chiarito che la Basilica di San Pietro sarebbe rimasta aperta fino alle 19:00, con l'accesso alla fila che sarebbe terminato alle 18:00.
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