Cerca

Funerali del Papa

Ecco chi è e cosa ha detto Giovan Battista Re, il cardinale decano

L'eredità spirituale di papa Francesco nell'omelia del porporato più anziano del Sacro Collegio

Ecco chi è e cosa ha detto Giovan Battista Re, il cardinale decano

Il cardinale Re

Sacerdote da 68 anni, vescovo da 37, cardinale da 24. Cinque anni a servizio della diocesi di Brescia, 8 della diplomazia pontificia, 54 della curia vaticana. La biografia del cardinale Giovan Battista Re è racchiusa in questi numeri impressionanti. Se si aggiunge che ha 91 anni, essendo nato a Borno il 30 gennaio 1934, la cabala numerica del cardinal Re è completa. Sarà lui, nelle prossime due settimane, l’uomo più in vista della curia romana in quanto Decano del collegio cardinalizio e a lui è stata affidata l’omelia nel giorno dei funerali di papa Francesco. «In questa maestosa piazza di San Pietro - sono state le prime parole di Re davanti ad una folla di 400mila persone -, nella quale Papa Francesco tante volte ha celebrato l’Eucarestia e presieduto grandi incontri nel corso di questi 12 anni, siamo raccolti in preghiera attorno alle sue spoglie mortali col cuore triste, ma sorretti dalle certezze della fede, che ci assicura che l’esistenza umana non termina nella tomba, ma nella casa del Padre in una vita di felicità che non conoscerà tramonto». Il cardinale decano, con voce commossa ma ferma, ha poi proseguito: «Il plebiscito di manifestazioni di affetto e di partecipazione, che abbiamo visto in questi giorni dopo il suo passaggio da questa terra all’eternità, ci dice quanto l’intenso Pontificato di Papa Francesco abbia toccato le menti e i cuori. La sua ultima immagine, che rimarrà nei nostri occhi e nel nostro cuore, è quella di domenica scorsa, Solennità di Pasqua. Nonostante i gravi problemi di salute, ha voluto impartirci la benedizione dal balcone della Basilica di San Pietro e poi è sceso in questa piazza per salutare dalla papamobile scoperta tutta la grande folla convenuta per la Messa di Pasqua».

Il cardinale si è poi soffermato sulla figura e il magistero del pontefice: «Egli ha seguito le orme del suo Signore, il buon Pastore, che ha amato le sue pecore fino a dare per loro la sua stessa vita. Innumerevoli sono i suoi gesti e le sue esortazioni in favore dei rifugiati e dei profughi. Costante è stata anche l’insistenza nell’operare a favore dei poveri». Re ha poi ripercorso l’intero pontificato di Francesco: «È significativo che il primo viaggio di Papa Francesco sia stato quello a Lampedusa, isola simbolo del dramma dell’emigrazione con migliaia di persone annegate in mare», ha sottolineato ed è partito l’applauso scosciante dei fedeli presenti in piazza San Pietro. «Nella stessa linea è stato anche il viaggio a Lesbo, insieme con il Patriarca Ecumenico e con l’Arcivescovo di Atene, come pure la celebrazione di una Messa al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, in occasione del suo viaggio in America». Anche qui è partito un lungo applauso, compreso quello dei componenti della delegazione degli Stati Uniti. «Costruire ponti e non muri, è un’esortazione - ha detto ancora Re - che egli ha più volte ripetuto e il servizio di fede come Successore dell’Apostolo Pietro è stato sempre congiunto al servizio dell’uomo in tutte le sue dimensioni. In unione spirituale con tutta la Cristianità siamo qui numerosi a pregare per Papa Francesco perché Dio lo accolga nell’immensità del suo amore. Papa Francesco soleva concludere i suoi discorsi ed i suoi incontri dicendo: “Non dimenticatevi di pregare per me”. Caro Papa Francesco, ora chiediamo a Te di pregare per noi e che dal cielo Tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa Basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l’umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.