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Guerra

Putin annuncia tregua dall’8 al 10 maggio, ma Washington insiste: “Serve un vero cessate il fuoco”

Zelensky rifiuta il dialogo con Lula alla vigilia della visita del presidente brasiliano a Mosca

Putin annuncia tregua dall’8 al 10 maggio, ma Washington insiste: “Serve un vero cessate il fuoco”

Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato un’estensione della tregua in Ucraina per tre giorni, dall’8 al 10 maggio, in concomitanza con le celebrazioni per l’80esimo anniversario della vittoria sovietica contro la Germania nazista nella Seconda guerra mondiale. L’annuncio arriva mentre la guerra continua a infiammare il fronte ucraino, e mentre si registrano nuovi attacchi su Kiev.

Ma dagli Stati Uniti la risposta è netta: “Non basta”, ha dichiarato la Casa Bianca. Il presidente Donald Trump pretende un cessate il fuoco permanente. Secondo fonti ufficiali americane, Trump considera una tregua temporanea solo un passo simbolico e insufficiente verso la fine del conflitto.

Intanto, l’Ucraina continua a subire attacchi. Nella notte, droni russi hanno colpito la capitale Kiev: lo riferisce il sindaco Vitali Klitschko, secondo cui una donna è rimasta ferita nel distretto di Desnyanskyi. Diversi incendi sono scoppiati in varie zone della città a causa dell’attacco. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso e si temono ulteriori danni e vittime.

Oggi si terrà una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell’ONU per discutere dell’evoluzione del conflitto. L’incontro arriva in un momento delicato della diplomazia internazionale, segnato anche da tensioni con il Brasile. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha infatti rifiutato una richiesta di colloquio telefonico da parte del presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Il gesto è stato interpretato come un segnale di disappunto in vista del viaggio di Lula a Mosca, dove parteciperà alle celebrazioni del 9 maggio accanto a Putin.

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