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Disastro Bayesian: il veliero resta sul fondo, slitta ancora il recupero per un ritardo

I lavori dovevano iniziare nella giornata di oggi, ma ora sono stati spostati a questo sabato

Disastro Bayesian: il veliero resta sul fondo, slitta ancora il recupero per un ritardo

Foto di repertorio

Doveva essere il giorno della svolta, ma ancora una volta l’operazione è stata rinviata. Il recupero del Bayesian, il veliero britannico affondato tragicamente nella notte tra il 18 e il 19 agosto 2024 davanti alla costa di Porticello, non inizierà oggi, 30 aprile. A causare l’ennesimo slittamento è stato il mancato arrivo in tempo della chiatta olandese Hebo Lift 10, cruciale per sollevare il relitto dal fondale. La nuova data prevista è sabato 3 maggio.

L’attesa si fa lunga e carica di tensione, soprattutto per le famiglie delle sette vittime del naufragio. La procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per omicidio plurimo colposo e naufragio colposo. Le operazioni, inizialmente fissate per il 20 aprile, giorno di Pasqua, sono già state rimandate due volte. L’ultima ordinanza della capitaneria di porto, datata 26 aprile, aveva ufficializzato l’avvio per oggi, ma l’ennesimo contrattempo ha riscritto i piani.

Il Bayesian giace da mesi a quasi 50 metri di profondità, in una zona ora interdetta nel raggio di 650 metri. Vietata qualsiasi attività. Il cuore dell’intervento sarà proprio la Hebo Lift 10, una chiatta per sollevamenti pesanti da 5.695 tonnellate. A bordo, una gru capace di sollevare l'intero scafo, che risalirà ancora pieno di carburante. La Lift 10 sarà affiancata dalla Hebo Lift 2, un’unità d’appoggio da 700 metri quadrati dotata di attrezzature subacquee, droni sottomarini e supporto tecnico.

Il piano di recupero, messo a punto su incarico dei proprietari dello yacht e approvato dalla capitaneria di porto con il via libera della procura, prevede un passaggio delicatissimo: prima della risalita, sarà necessario tagliare l’albero maestro lungo 75 metri. Un’operazione chirurgica, da eseguire in fondo al mare, senza compromettere la struttura del relitto. Successivamente, lo scafo sarà trasferito nell’hangar del porto di Termini Imerese, dove si svolgeranno i rilievi tecnici per stabilire le cause dell’inabissamento.

Nel frattempo, la Marina militare ha proseguito fino a pochi giorni fa con i sopralluoghi all’interno dello scafo, recuperando oggetti utili all’inchiesta. Ma ora tutto ruota attorno alla data del 3 maggio: solo allora, se le condizioni saranno finalmente favorevoli, il Bayesian potrà tornare a galla. E con lui, forse, anche un pezzo di verità.

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