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Amianto in 2.200 scuole italiane: a rischio 356.900 studenti e 50.000 lavoratori

Ogni anno oltre 200.000 decessi legati all’esposizione. In Italia ancora migliaia di edifici contaminati

Amianto in 2.200 scuole italiane: a rischio 356.900 studenti e 50.000 lavoratori

Ogni anno nel mondo più di 200.000 persone muoiono a causa di patologie legate all'esposizione all’amianto, un materiale che continua a mietere vittime nonostante il suo utilizzo sia vietato in molti Paesi. Tra le malattie più gravi causate dall’inalazione delle sue fibre figurano mesotelioma, tumore ai polmoni e asbestosi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo classifica come uno dei principali agenti cancerogeni ambientali.

La situazione in Italia: amianto ancora presente in migliaia di siti

Sebbene l’Italia abbia bandito l’uso dell’amianto con la legge n. 257 del 1992, il pericolo è tutt’altro che superato. Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), nel Paese sono ancora presenti oltre 40 milioni di tonnellate di materiali contaminati, distribuiti in circa 100.000 siti. La mancanza di una mappatura completa ostacola un’efficace pianificazione degli interventi di bonifica.

Scuole italiane a rischio: 2.292 edifici ancora da bonificare

Tra i luoghi più sensibili spiccano le scuole. I dati raccolti dall’ONA parlano chiaro: al 2021 risultavano 2.292 edifici scolastici ancora contaminati. Questo significa che circa 356.900 studenti e 50.000 membri del personale scolastico frequentano ambienti potenzialmente pericolosi.

La presenza di amianto non riguarda solo le coperture, ma anche elementi interni come impianti elettrici e pavimenti in linoleum. Le città più colpite sono Genova (154 scuole su 193), Milano (89 su 665) e Torino (66 scuole).

La pericolosità dell’esposizione e i tempi di latenza

L’esposizione, anche se avvenuta a basse dosi e per brevi periodi, può avere conseguenze gravi sulla salute, con tempi di latenza che possono arrivare fino a 60 anni. Le fibre di amianto, una volta inalate, restano nei polmoni e possono innescare processi patologici anche molto tempo dopo il contatto. Bambini e ragazzi, per la loro giovane età, sono considerati una popolazione particolarmente a rischio.

L’allarme dell’ONA: “La scuola deve essere un luogo sicuro”

Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ha ribadito l’urgenza di completare la bonifica degli edifici scolastici: “Le scuole devono garantire un ambiente sicuro e sano. Non è accettabile che l’incolumità di bambini e lavoratori venga messa in pericolo da una gestione incompleta dell’emergenza amianto.”

Gli strumenti per segnalare i rischi

Per favorire l’identificazione e la denuncia delle situazioni a rischio, l’ONA ha attivato la piattaforma "Guardia Nazionale Amianto", attraverso cui cittadini, anche in forma anonima, possono inviare segnalazioni. Questo sistema punta a coinvolgere direttamente la popolazione e a stimolare l’intervento delle autorità competenti.

Dal 2012 a oggi, sono stati censiti circa 4.800 edifici scolastici, e in circa 2.500 casi sono stati avviati interventi di bonifica. Tuttavia, il percorso verso l’eliminazione definitiva dell’amianto dagli ambienti scolastici è ancora lungo e necessita di un impegno costante e condiviso.

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