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I controlli

Barriera di Milano, blitz dopo l'omicidio. E scatta la chiusura di un bar

Ecco cos'hanno trovato agenti e militari tra corso Novara e corso Palermo

Barriera di Milano, blitz dopo l'omicidio. E scatta la chiusura di un bar

Controllo ad “Alto impatto” in Barriera di Milano, ieri sera, con verifiche a tappeto nella zona tra corso Novara e corso Palermo, dove la polizia locale ha chiuso e multato il bar Palace per motivi igienico-sanitari.

L’attività arriva dopo la "stretta" annunciata dal prefetto Donato Cafagna in seguito all'omicidio di venerdì sera in via Monte Rosa. Il blitz ha coinvolto anche i militari della guardia di finanza e dell’Arma dei carabinieri, oltre al personale dell’Asl Città di Torino (sotto il coordinamento della polizia di Stato).

Oltre alla mancata esposizione della licenza, nel bar in questione, gli ispettori del Dipartimento della Prevenzione Settore Sicurezza Alimentare dell’Asl hanno riscontrato la presenza di blatte e pessime condizioni igieniche: per questo hanno deciso l’immediata sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande fino al ripristino delle condizioni igieniche prescritte dalla normativa. Prima che possa riaprire, quindi, sarà necessario un sopralluogo degli ispettori. Inoltre gli agenti hanno emesso una sanzione da 900 euro per la mancata esposizione della licenza.

La polizia di Stato ha poi emesso una sanzione amministrativa di oltre 6.600 euro nei confronti del titolare di una sala scommesse: c'era un minorenne all'interno e intento a giocare. Inoltre, durante il controllo di alcuni veicoli in corso Giulio Cesare, un marocchino è stato sanzionato per oltre 5mila euro: era in sella a uno scooter senza patente e senza carta di circolazione. Infine i carabinieri hanno arrestato un altro marocchino per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento dell’auto di servizio.

«Era un controllo previsto da prima di venerdì, a dimostrazione che l’attenzione sul quartiere c’era già - commenta l’assessore comunale alla Sicurezza, Marco Porcedda - Sappiamo che si può sempre fare di più e meglio ma noi ci siamo e siamo a disposizione di prefetto e questore. Come ha detto il sindaco in Consiglio comunale, l’importante è che si metta da parte la propaganda politica per trovare soluzioni concrete e risolvere i problemi».

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