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le parole del sindaco

Sangue a Barriera, Lo Russo: «Sono preoccupato, ma il presidio fisso non risolve i problemi»

Il primo cittadino ha parlato in consiglio comunale dopo i gravi fatti avvenuti nell'ultimo weekend nel quartiere

Il sindaco Lo Russo ha riferito in consiglio comunale sulle violenze in Barriera

Il sindaco Lo Russo ha riferito in consiglio comunale sulle violenze in Barriera

Si è detto «preoccupato per l'efferatezza degli episodi e della loro frequenza». Ma anche per «la diffusione esponenziale delle droghe, in particolare del crack, che danneggia gravemente molte persone». Ha parlato così oggi, lunedì 5 maggio, il sindaco Stefano Lo Russo in consiglio comunale. In Sala rossa, il primo cittadino ha riferito dei gravi fatti avvenuti a Barriera di Milano in quest'ultimo weekend, con ben tre accoltellamenti (l'ultimo, con vittima un peruviano ferito in via Martorelli) e un omicidio, quello del 19enne ivoriano Mamoud Diane in via Monte Rosa nella notte tra il 2 e il 3 maggio. 

«Questi problemi di sicurezza nel quartiere sono quasi tutti ascrivibili al tema dello spaccio di droga. In merito a questa situazione - ha sottolineato Lo Russo - siamo a disposizione del ministro dell’Interno, del questore, del prefetto e dei loro collaboratori per contrastare un'escalation di violenze che si sta rappresentando nelle ultime ore». Il primo cittadino ha poi ricordato gli importanti investimenti previsti in Barriera di Milano, dai 27 milioni del progetto Aurora-Barriera (il Masterplan è in dirittura d'arrivo), la linea 2 della metropolitana e altri progetti di rigenerazione. «Ma se tutti questi investimenti non saranno accomunati dalla lotta allo spaccio da parte delle forze dell'ordine, non potranno essere sufficienti», ha affermato Lo Russo.

Il primo cittadino ha quindi espresso perplessità su due provvedimenti adottati negli ultimi tempi: il presidio fisso dei militari e l'istituzione delle "zone rosse" (quest'ultimo, recentemente prorogato dal prefetto Cafagna). «Sarà doveroso da parte mia verificare se alcuni interventi che sono stati messi in pratica saranno poi risultati efficaci. Per qualcuno questi provvedimenti sarebbero stati risolutivi dei problemi, ma la mia opinione è che il tema della sicurezza urbana non si affronta con approcci ideologici o muscolari. Servono anche iniziative di carattere sanitario, ad esempio nei confronti dei consumatori di stupefacenti. E poi bisogna investire sul carcere, un investimento doveroso anche per una questione di sicurezza urbana».

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