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Animali
08 Maggio 2025 - 13:15
Il ritorno del gipeto (Gypaetus barbatus) nelle Alpi italiane è un evento straordinario e simbolico che segna un successo significativo per la conservazione della fauna selvaggia. Dopo secoli di persecuzioni, che avevano portato alla sua estinzione nelle Alpi a inizio Novecento, oggi il gipeto sta lentamente e gradualmente riconquistando i suoi spazi, grazie a numerosi progetti di reintroduzione e tutela.
Nel Parco Nazionale Gran Paradiso, sul versante piemontese, la natura ha fatto il suo corso, e un mese fa si è schiuso l'ultimo uovo della coppia di gipeti formata da Bucatino e Lasagna, e il piccolo, soprannominato affettuosamente Tajarin, ha visto la luce. Questo nuovo nato si aggiunge agli altri piccoli gipeti che quest’anno hanno completato la fase di schiusa, confermando il ritorno della specie nelle valli alpine.
Con la nascita di Tajarin, tutte e cinque le coppie di gipeti presenti nel Parco Nazionale Gran Paradiso — tre sul versante valdostano e due in Piemonte — hanno avuto successo nella schiusa delle loro uova, un risultato che segna una nuova era per questa specie rarissima. I guardaparco, che hanno scelto i nomi in modo scherzoso e ironico, celebrano così il ritorno del gipeto con un tocco di umorismo che omaggia la tradizione culinaria piemontese.
Il gipeto è uno dei rapaci più imponenti d'Europa, con un’apertura alare che può superare i due metri e mezzo. Nonostante il suo aspetto maestoso, è un animale estremamente timido e schivo, del tutto innocuo per l’uomo e gli animali domestici. Il suo regime alimentare è unico: si nutre principalmente di ossa, che frantuma lanciandole dall’alto su rocce per assorbire il nutriente midollo osseo.
Ora che l'uovo di Tajarin si è schiuso, inizia una nuova fase altrettanto delicata. I genitori Bucatino e Lasagna si prenderanno cura del piccolo per i prossimi quattro mesi, garantendo che riceva il nutrimento necessario per crescere sano e prepararsi a lasciare il nido in volo. Come altre specie di rapaci e avvoltoi, il gipeto è molto sensibile al disturbo umano, e quindi ogni nido viene sorvegliato con attenzione per evitare qualsiasi disturbo che potrebbe compromettere la crescita del pullo.
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