l'editoriale
Cerca
Crisi Frutta
13 Maggio 2025 - 14:35
Negli ultimi anni la primavera è diventata una stagione sempre più imprevedibile, e per chi lavora nell’agricoltura, questa instabilità ha un impatto diretto. A farne le spese in queste settimane è una delle primizie più attese dell’estate: l’albicocca. Fruttivendoli e fornitori dei supermercati segnalano una scarsità sempre più evidente di questo frutto, dovuta a un netto calo della produzione in quasi tutti i paesi europei e in Turchia, tra i principali produttori mondiali. Le prime stime parlavano di un calo produttivo del 10% in Europa, secondo quanto emerso alla fine di aprile alla fiera internazionale Medfel, tenutasi in Francia. Tuttavia, le successive perturbazioni che hanno colpito l’Europa nei giorni seguenti hanno aggravato la situazione, rendendo quelle previsioni fin troppo ottimistiche.
Le gelate primaverili sono l’incubo di ogni frutticoltore. A differenza dell’inverno, in primavera le piante hanno già sviluppato organi delicati come fiori e frutticini, particolarmente sensibili a repentini cali di temperatura. Quando l’acqua presente nei tessuti vegetali si ghiaccia, le cellule si disidratano e subiscono danni irreparabili. Il gelo, da solo, non sarebbe un problema per le piante abituate al freddo, ma il cambiamento climatico sta anticipando sempre più le fioriture: le piante “sentono” l’arrivo della primavera troppo presto, diventando vulnerabili proprio nel momento sbagliato.
In Italia, la produzione è scesa del 20% rispetto all’anno precedente: da 245mila tonnellate nel 2024 a circa 200mila nel 2025. Un dato che pesa ancora di più se si considera che lo scorso anno era stato già negativo, e che si sperava in un recupero quest’anno. Oltre ai danni climatici, incide anche la riduzione delle superfici coltivate. Sempre più agricoltori stanno abbandonando la coltivazione delle albicocche, scoraggiati da costi elevati e rischi climatici crescenti.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..