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Il caso

Affitti fantasma, parla la donna sotto accusa: «Sì, ho truffato ma...»

Avrebbe beffato decine di famiglie, incassando migliaia e migliaia di euro. E ha dei precedenti

Affitti fantasma, parla la donna sotto accusa: «Sì, ho truffato ma...»

«Sì, l’ho fatto, ho sbagliato e mi assumo tutta la responsabilità. Adesso non ho i soldi ma pagherò tutto: mi impegno a restituire».

Confessa le sue colpe, al telefono con l’inviata de “La Vita in Diretta”, la donna accusata di aver raggirato un centinaio di famiglie interessate a prendere in affitto un appartamento a Santena. Presunte vittime che l’hanno denunciata, hanno raccontato la loro storia a TorinoCronaca e poi ieri ci hanno messo la faccia anche al programma televisivo di Rai Uno: «Sembrava una persona, buona, gentile, educata: mi aveva offerto i cioccolatini e un caffè» racconta una ragazza. Un’altra signora si sfoga in lacrime: «Io sono per strada con due bambini».

Le truffe sarebbero andate avanti per anni, sempre con lo stesso metodo. La donna, 52 anni, pubblicava annunci sui social network in cui spacciava per proprio un alloggio in via Gozzano 8, a Santena, in realtà di proprietà di un’altra persona (risultata estranea ai fatti). Nel tempo ha offerto quei 100 metri a decine di aspiranti inquilini, a cui ha chiesto una caparra e soldi in anticipo per bloccare l’affitto da 650 euro al mese. Quindi, dopo aver fissato un appuntamento per la consegna delle chiavi, spariva nel nulla.

Questa “strategia collaudata” si è interrotta solo qualche settimana fa, quando una famiglia è riuscita a rintracciare il vero proprietario e a prendere possesso dell’alloggio. La 52enne, nel frattempo, ha lasciato Santena: pare che sia tornata a vivere con la madre, a Moncalieri. Anche se ai carabinieri risulta irreperibile e ad alcune vittime ha raccontato di essere ricoverata in una clinica. Eppure gli inviati della Rai sono riusciti a rintracciarla e a chiederle perché truffato tutte queste persone: «Lo sanno i carabinieri, anche perché io ho truffato dando nome, cognome, indirizzo e carta d’identità reale. Comunque io penso che siano solo una decina, con un guadagno di circa 10mila euro».

Per le presunte truffe, commesse anche altrove, i militari hanno raccolto una decina di denunce e la Procura di Torino ha già aperto almeno due fascicoli d’inchiesta, affidati alla pubblico ministero Antonella Barbera. Mentre la pm Eugenia Ghi ha già chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio della donna, che finirà a processo per furto venerdì 25 maggio (assistita dall’avvocato Francesca D’Urzo): nel 2023 era stata denunciata da una coppia per cui faceva le pulizie, che la accusano di aver portato via da casa loro borsette di lusso e 70mila euro di gioielli.

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