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CRISI CLIMATICA & AIUTI
19 Maggio 2025 - 17:35
Veduta aerea di Mayotte, isola dell’Oceano Indiano colpita dal ciclone Chido e dalla tempesta tropicale Dikeledi
Quando il ciclone Chido ha colpito Mayotte, l’isola ha visto svanire in poche ore raccolti, strutture agricole e speranze. La tempesta tropicale Dikeledi ha aggravato il bilancio, trasformando la crisi in un disastro. Oggi, però, da Bruxelles arriva un segnale concreto: l’Unione Europea tende la mano agli agricoltori dell’isola.
Il Comitato speciale per l’agricoltura ha infatti approvato una misura straordinaria proposta dalla Commissione per sostenere Mayotte, territorio francese nell’Oceano Indiano, messo in ginocchio da questi eventi climatici estremi. L’intervento mira a facilitare la ripresa del comparto agricolo, tra i più colpiti dai danni alle infrastrutture e dalla perdita della capacità produttiva.
Le nuove disposizioni approvate permetteranno alle autorità locali di modificare in via eccezionale il programma POSEI, il sistema europeo di sostegno dedicato alle regioni ultraperiferiche. Si tratta di un intervento cruciale: gli agricoltori potranno continuare a ricevere gli aiuti economici anche se, a causa dei danni subiti, sono temporaneamente impossibilitati a coltivare o a produrre. Per ottenere il sostegno, dovranno però impegnarsi a ripristinare le attività agricole non appena le condizioni lo consentiranno.
Tra le novità principali c’è anche la rimozione del tetto massimo del 10% per gli aiuti d’emergenza, introdotto lo scorso anno per fronteggiare altre calamità naturali. Inoltre, per facilitare l’accesso alle risorse disponibili, la scadenza per individuare i beneficiari dei fondi è stata prorogata oltre il 30 giugno 2025. Questo consentirà a Mayotte di utilizzare appieno il budget previsto nell’attuale piano di sviluppo rurale e avviare un processo di ricostruzione e rilancio del settore.
Il presidente della Commissione agricoltura del Consiglio informerà ora ufficialmente il Parlamento europeo della decisione, con l'invio di una lettera formale. L’assemblea di Strasburgo, da parte sua, ha già annunciato che adotterà la procedura d’urgenza: l’approvazione definitiva del testo da parte del Parlamento in prima lettura è attesa per la plenaria di giugno. Subito dopo, il regolamento sarà formalizzato dal Consiglio e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. Una risposta rapida, dunque, a una crisi che ha colpito duramente un territorio fragile e spesso trascurato, con l’obiettivo di non lasciare soli gli agricoltori e rilanciare un'economia locale strettamente legata alla terra.
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