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Il caso
20 Maggio 2025 - 17:40
Immagine di repertorio
Sei comuni dell’Acquese serviti dall’ex acquedotto Valle Bormida Gaini presentano concentrazioni di mercurio superiori ai limiti di legge. I campionamenti del 16 maggio, effettuati dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (Sian) dell'Asl, hanno rilevato valori fuori norma a Ponti, Montechiaro d’Acqui, Spigno Monferrato, Castelletto d’Erro, Malvicino e Pareto. Per precauzione, l’Asl ha esteso il divieto di utilizzo dell’acqua potabile anche ad altri sette comuni collegati alla stessa rete, dove i parametri risultavano conformi. Da sabato, quindi, anche Terzo, Bistagno, Denice, Merana, Cavatore, Melazzo e Cartosio non possono usare l’acqua del rubinetto per scopi potabili.
Il primo allarme è scattato venerdì, quando a Malvicino, nella rete alimentata dal Serbatoio Rogna, è stata rilevata una concentrazione anomala di mercurio. Questo serbatoio rifornisce tramite il Serbatoio Forche una parte della valle dell’Erro. Sabato sono stati effettuati controlli estesi sull’intera rete, confermando altri cinque casi oltre i limiti.
Domenica sono proseguiti i monitoraggi sui tre principali serbatoi, sui sette pozzi di captazione e sulle acque superficiali del torrente Erro vicino ai prelievi. Le reti alimentate dal Serbatoio Calvi, indipendente dagli altri due, sono risultate negative a Melazzo, Cavatore e Cartosio, e pertanto l’ASL aveva chiesto la revoca delle ordinanze.
L’estensione del divieto a 13 comuni ha causato disagi. Amag Reti Idriche, con la Protezione Civile, ha garantito la fornitura d’acqua con autobotti e sacchetti alle famiglie e ad alcuni allevamenti, in particolare a Montechiaro d’Acqui e Pareto. Nei comuni con parametri conformi, però, la decisione ha suscitato malcontento. “Non è facile far capire la necessità di un divieto quando le analisi dicono che l’acqua è potabile”, ha detto il sindaco di Terzo. Critiche sono arrivate anche sulla gestione delle cisterne. “Non tutti i comuni hanno potuto usufruire del servizio nel weekend, nonostante il divieto. Questo ha generato tensioni”, ha affermato il sindaco di Bistagno.
Oggi, la Provincia di Alessandria ha confermato la revoca delle ordinanze nei comuni di Cavatore, Cartosio e Melazzo, dopo i risultati negativi sui valori di mercurio nell’acqua potabile. L’Asl ha reso noto che i controlli continueranno settimanalmente in tutte le zone coinvolte per garantire la sicurezza dell’acqua.
Amag Reti Idriche ha già avviato le operazioni di svuotamento e pulizia del serbatoio Rogna su richiesta dell’Asl. “Attendiamo aggiornamenti sulle operazioni”, afferma un portavoce dell’azienda sanitaria. Per gli altri comuni, è stata chiesta l’adozione di ordinanze limitate alle aree servite dai serbatoi Rogna e Forche, a scopo precauzionale.
Le cause dell’aumento del mercurio sono ancora sconosciute. L’ASL AL, in collaborazione con AMAG e Reti Idriche, effettua controlli quotidiani per monitorare la qualità dell’acqua e adottare misure a tutela della salute pubblica. “Stiamo lavorando per individuare al più presto l’origine della contaminazione”, ha spiegato un portavoce dell’ASL.
La Direzione del Dipartimento di Prevenzione ha sottolineato che le misure sono volte esclusivamente a proteggere la salute dei cittadini. “Siamo consapevoli del disagio, ma la sicurezza della popolazione è prioritaria”, si legge in una nota. Anche l’assessorato regionale alla Sanità segue con attenzione la situazione. L’assessore Federico Riboldi ha dichiarato: “Siamo in costante contatto con l’ASL di Alessandria, i Comuni e gli enti competenti. La tutela della salute è la nostra priorità e faremo il possibile per risolvere l’emergenza rapidamente.” L’ASL assicura aggiornamenti quotidiani ai sindaci, sperando di revocare le ordinanze appena possibile.
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