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Delitto di Garlasco

Omicidio Poggi, Stasi presente in tribunale a Pavia. Sempio non si presenta all'interrogatorio

Assente il nuovo indagato per un’eccezione procedurale sollevata dai legali. Proseguono le indagini con nuove testimonianze e acquisizioni di elementi da parte dei Carabinieri.

Omicidio Poggi, Stasi presente in tribunale a Pavia. Sempio non si presenta all'interrogatorio

Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi e attualmente in regime di semilibertà, è comparso oggi presso il tribunale di Pavia per un nuovo interrogatorio. È arrivato entrando dal retro del Palazzo di Giustizia, senza scendere dall'auto. Diversa invece la situazione per Andrea Sempio, il nuovo indagato nel caso: non si è presentato all’appuntamento con i magistrati.

Sempio, amico del fratello della vittima, non ha risposto alla convocazione poiché i suoi legali hanno contestato formalmente un vizio procedurale nella notifica ricevuta. Secondo la difesa, mancava un avvertimento ritenuto essenziale. Nessuno degli avvocati si è recato in procura, preferendo trasmettere una memoria scritta.

Nel frattempo, a Mestre, è stato ascoltato Marco Poggi, fratello di Chiara, nell’ambito della riapertura dell’indagine a distanza di 18 anni dai fatti. Le nuove indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e coordinate dai magistrati Stefano Civardi, Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, stanno mettendo in discussione l’ipotesi che l’omicidio sia stato commesso da una sola persona. Secondo gli inquirenti, più soggetti potrebbero essere stati coinvolti.

Dopo anni in cui l'attenzione era focalizzata sulle perizie genetiche, l’indagine si sta ora spostando su nuovi elementi investigativi. Le recenti perquisizioni effettuate nei comuni di Voghera, Garlasco e Tromello hanno portato alla luce ulteriori indizi e nomi finora non emersi, che potrebbero cambiare lo scenario processuale.

L’avvocato Antonio De Rensis, che assiste Alberto Stasi, ha dichiarato ai giornalisti prima dell’interrogatorio: “Alberto è tranquillo. Risponderemo a tutte le domande. Non so se la storia verrà riscritta, ma sicuramente la stiamo ridisegnando. Abbiamo fiducia nell’operato della magistratura, che sta portando avanti un’indagine seria e fondata su elementi concreti, non su teorie fantasiose”.

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