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Processo per la morte di Maradona sospeso: giudice accusata di conflitto d’interessi

Il processo sulla morte del Pibe de Oro si ferma: un giudice finisce sotto accusa per presunti legami con la produzione di un documentario sulle udienze

Processo per la morte di Maradona sospeso: giudice accusata di conflitto d’interessi

Una svolta inaspettata sul processo riguardante la morte di Diego Armando Maradona. Il procedimento giudiziario che vede imputati sette operatori sanitari, accusati di negligenza medica nella gestione delle condizioni dell’ex campione argentino, è stato sospeso fino al 27 maggio. A determinare la sospensione è stata la richiesta del pubblico ministero Patricio Ferrari, che ha sollevato dubbi sull’imparzialità di una dei tre giudici del collegio, Julieta Makintach.

Secondo l’accusa, la giudice avrebbe autorizzato la realizzazione di un documentario sulle udienze del processo, che sarebbe prodotto da una società collegata a suo fratello, Juan Makintach. A far emergere il caso è stato l’avvocato Julio Rivas, difensore di Leopoldo Luque, il medico curante di Maradona e uno dei principali imputati. Rivas ha riferito di essere stato contattato dalla BBC per un’intervista in merito alla produzione del documentario, e ha aggiunto di aver ricevuto informazioni sul coinvolgimento diretto del fratello della giudice nella casa di produzione. La scorsa settimana, lo stesso Rivas aveva presentato istanza per la rimozione di Makintach dal collegio giudicante.

La vicenda ha suscitato clamore dopo che, lo scorso venerdì, una telecamera è stata notata all’interno dell’aula. Un funzionario del tribunale ha confermato che la sua presenza era stata autorizzata proprio da Makintach. La giudice, da parte sua, ha respinto le accuse e negato qualsiasi comportamento scorretto.

Il pubblico ministero ha definito la situazione “compromettente per il prestigio della magistratura”, e anche gli avvocati della famiglia Maradona si sono schierati a favore della sospensione temporanea del procedimento. Secondo Fernando Burlando, legale di due delle figlie dell’ex calciatore, la pausa contribuirà a garantire “serenità, completezza e la continuazione del processo con trasparenza”. Il processo, che si svolge nella periferia di Buenos Aires, punta ad accertare le responsabilità dei medici e del personale sanitario che seguirono Maradona nei suoi ultimi giorni, trascorsi in assistenza domiciliare dopo un’operazione per un ematoma subdurale. I sette imputati rischiano fino a 25 anni di carcere se ritenuti colpevoli di negligenza medica.

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