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Cronaca
29 Maggio 2025 - 16:05
La riforma fiscale sulle pensioni allo studio del governo Meloni potrebbe portare a un aumento significativo dell’assegno per molti pensionati, con un possibile incremento fino a 120 euro al mese. Al centro della novità c’è la revisione dell’IRPEF, l’imposta sul reddito, che riguarda anche i percettori di pensione.
Nel 2024 è già stato fatto un primo passo con la riduzione degli scaglioni IRPEF da quattro a tre: l’aliquota del 23% ora si applica anche ai redditi fino a 28.000 euro, unificando il primo e il secondo scaglione. Chi guadagna fino a 15.000 euro rimane tassato al 23%, mentre i redditi tra 15.000 e 28.000 euro sono passati da un’aliquota del 25% al 23%.
Come funziona l’IRPEF per i pensionati?
L’IRPEF è una tassa progressiva, cioè le aliquote aumentano con il crescere del reddito, ma si applicano solo alla parte di reddito che supera ogni singolo scaglione. Per esempio, un pensionato con un reddito annuo di 28.000 euro paga il 23% su tutta la somma. Se invece percepisce 30.000 euro, i 2.000 euro che superano i 28.000 sono tassati al 35%, che è l’aliquota del secondo scaglione. I redditi oltre i 50.000 euro continuano a essere tassati al 43%.
La proposta di riforma: innalzare il secondo scaglione fino a 60.000 euro
L’intervento previsto prevede una riduzione dell’aliquota del secondo scaglione dal 35% al 33% e, soprattutto, l’aumento del limite massimo dello stesso scaglione da 50.000 a 60.000 euro. In pratica, l’aliquota più alta del 43% si applicherebbe solo sulla parte di reddito che supera i 60.000 euro, mentre la fascia tra 50.000 e 60.000 euro verrebbe tassata al 33% invece che al 43%.
Quanto si risparmia?
Per un pensionato con un reddito annuo di 50.000 euro, la riduzione dal 35% al 33% porterebbe a un risparmio di circa 440 euro l’anno. Estendendo la fascia del secondo scaglione fino a 60.000 euro, il risparmio sulla quota tra 50.000 e 60.000 euro sarebbe di 1.000 euro. Complessivamente, il risparmio fiscale ammonterebbe a circa 1.440 euro all’anno, equivalenti a 120 euro in più al mese nella pensione netta.
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