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PRODOTTI ITALIANI
17 Giugno 2025 - 14:20
Un’alleanza tra agricoltura, ricerca e innovazione è alla base del nuovo progetto “Avocado biologico siciliano”, un’iniziativa nata per ridare vita a migliaia di ettari di terreno oggi incolti lungo le coste ionica e tirrenica della Sicilia. L’obiettivo è ambizioso: riportare in produzione aree un tempo dedicate alla coltivazione di agrumi, in particolare limoni, e oggi in gran parte abbandonate. Secondo le stime, si potrebbero recuperare almeno 5.000 ettari, aprendo la strada a una nuova stagione per la frutticoltura siciliana.
Attualmente, l’avocado è già la coltura subtropicale di maggior valore economico in Italia, con circa 1.000 ettari di coltivazione, principalmente concentrati tra Catania e le pendici dell’Etna. Nonostante la crescita, la produzione siciliana riesce a soddisfare appena il 5% della domanda nazionale. Il potenziale, però, è enorme: il solo mercato italiano sarebbe già in grado di assorbire volumi molto più elevati.
Il progetto, finanziato nell’ambito della misura 16.2 del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) per il sostegno a progetti pilota e all’introduzione di nuove tecnologie, coinvolge otto aziende agricole, una start-up e il Dipartimento Di3A dell’Università di Catania, che ricopre il ruolo di partner scientifico. Tra i risultati già ottenuti c’è anche la produzione del primo olio di avocado siciliano: un prodotto nutriente, ricco di acidi grassi essenziali, vitamine A, D, E e sostanze antiossidanti, ottenuto dagli scarti di frutti non destinati alla vendita. Un’ulteriore dimostrazione di come l’avocado possa rappresentare una risorsa a tutto tondo per l’economia agricola regionale.
Il clima mite e i terreni vulcanici della fascia ionica — in particolare nelle zone comprese tra Catania e Messina fino a circa 300 metri sul livello del mare — offrono condizioni ideali per la coltivazione di questa pianta. Suoli leggeri, ben drenati e sabbiosi, uniti all’umidità costante garantita dall’Etna, creano un ambiente perfetto per ottenere frutti di alta qualità.
Le aziende coinvolte si concentrano prevalentemente sulla varietà Hass, affiancata in misura minore da cultivar come Fuerte e Bacon. L’attuale periodo di raccolta va da novembre a marzo, ma sono in corso sperimentazioni su nuove varietà precoci e tardive — tra cui Zutano, Orotawa, Pinkerton, Lamb Hass e Reed — per estendere il calendario di disponibilità e rispondere alle esigenze della grande distribuzione.
Il progetto punta anche alla valorizzazione della biodiversità vegetale, un elemento chiave per rafforzare la resilienza delle colture e offrire un prodotto sempre più sostenibile e riconoscibile. L’avocado, insomma, non è solo un frutto di tendenza, ma una concreta opportunità di rilancio per territori siciliani che hanno bisogno di nuove prospettive produttive.
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