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Esteri
18 Giugno 2025 - 18:40
Nuova Delhi
Nel pieno di un’estate soffocante e con la rete elettrica sempre più sotto pressione, l’India vara una misura restrittiva: una norma nazionale per limitare la temperatura dei condizionatori. I nuovi impianti, installati in case, uffici, negozi e veicoli, non potranno più scendere sotto i 20°C né salire oltre i 28°C. Una decisione nata non solo per fronteggiare il caldo torrido, ma anche per rispondere all’aumento esponenziale della domanda energetica legata al boom dell’aria condizionata.
L’ondata di calore che ha colpito gran parte dell’India — con punte di 48°C a Ganganagar e 45,5°C percepiti a Delhi — è stata aggravata dal ritardo del monsone. Il rallentamento del fronte umido che dovrebbe mitigare le temperature ha reso il raffreddamento artificiale indispensabile, soprattutto nelle grandi città. Ma proprio questa esigenza sta mettendo in crisi la rete elettrica: a Delhi il picco di 8423 MW raggiunto il 12 giugno è destinato a essere superato, e in molte città si registrano blackout frequenti.
Il consumo nazionale ha toccato un record di 231 GW a maggio 2025. Il carbone resta la fonte principale di produzione energetica e questo complica gli sforzi per contenere il riscaldamento globale. Tuttavia, la richiesta di comfort climatico è sempre più forte: oggi solo il 10-12% degli indiani possiede un condizionatore, ma le stime parlano di un salto al 50% entro il 2037.
Secondo il governo, la nuova misura potrebbe ridurre i consumi fino al 24%, anche se rimangono incertezze sull’applicazione concreta. Non è ancora chiaro se le regole coinvolgeranno anche gli impianti già esistenti. Intanto si moltiplicano le richieste per estendere i limiti anche a uffici pubblici e negozi, ritenuti tra i principali responsabili dell’uso eccessivo dell’aria condizionata.
In un Paese dove il caldo può diventare un’emergenza sanitaria, la battaglia per contenere i consumi si intreccia con temi cruciali: clima, sviluppo, disuguaglianza e innovazione. L’India non sta solo regolando la temperatura: sta cercando un equilibrio tra benessere e sostenibilità per oltre un miliardo di persone.
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