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tecnologia e mobilità

Tesla lancia il suo robotaxi: primi test a guida autonoma ad Austin

Debutta in Texas il servizio senza conducente. Per ora solo su invito e sotto controllo umano

Tesla lancia il suo robotaxi: primi test a guida autonoma ad Austin

La rivoluzione della mobilità è (quasi) iniziata. Dopo anni di annunci, anticipazioni e promesse, Tesla ha finalmente avviato i primi test pubblici del suo servizio di robotaxi a guida autonoma. Il debutto è avvenuto ad Austin, in Texas, dove un gruppo ristretto di utenti selezionati ha potuto provare l’ebbrezza di viaggiare a bordo di una Model Y modificata per muoversi senza conducente.
Il servizio, ancora in fase sperimentale, è geolocalizzato e attivo solo su una porzione limitata del territorio cittadino (circa 75 km quadrati a sud di Austin). Le condizioni d’uso sono rigorose: niente maltempo, sorveglianza costante da remoto e la presenza fisica di un operatore seduto sul sedile anteriore del passeggero, pronto a intervenire in caso di necessità. Insomma, la guida è autonoma, ma non ancora totalmente indipendente.

Per accedere al servizio, Tesla ha sviluppato un’app dedicata, semplicemente chiamata Robotaxi. Per ora è disponibile solo su invito e riservata a una ventina di utenti selezionati, clienti storici e particolarmente fedeli al marchio. Prima del test, i partecipanti hanno seguito un brief informativo con istruzioni dettagliate sull’utilizzo del servizio in sicurezza. Ogni utente può viaggiare con un accompagnatore e, tramite l’app, impostare una destinazione qualsiasi all’interno dell’area coperta. Se il veicolo non può raggiungere l’indirizzo selezionato, accompagna i passeggeri nel punto più vicino consentito e li fa scendere per completare il tragitto a piedi.
Attualmente circolano dieci Model Y robotaxi, contro i 1.000 veicoli di Waymo, il principale concorrente targato Google, già attivo in varie città degli Stati Uniti.
Nonostante l’entusiasmo, gli esperti restano cauti. Andrej Karpathy, ex responsabile dell’intelligenza artificiale di Tesla, ha ricordato recentemente come, a oltre dieci anni dai primi test su guida autonoma, la tecnologia non sia ancora completamente matura. Anche i robotaxi di Waymo, oggi operativi, restano monitorati da operatori umani da remoto, per evitare errori o comportamenti imprevedibili.

Mentre negli Stati Uniti la corsa è aperta tra Tesla, Waymo e altri player come Zoox (controllata da Amazon), la Cina si muove rapidamente per dire la sua. Il 23 giugno è stata ufficialmente fondata a Shanghai la Zaofu Intelligent Technology Company, con un capitale sociale di oltre 150 milioni di euro. Dietro il progetto ci sono CATL, leader mondiale nella produzione di batterie, Hello (mobilità) e Ant Group (intelligenza artificiale e fintech).

Questa nuova realtà si aggiunge al panorama in forte crescita del settore robotaxi cinese, pronto a sfidare la leadership statunitense con investimenti massicci, know-how tecnologico e una regolamentazione più snella in alcune aree del Paese.
La mobilità del futuro sta prendendo forma, anche se il traguardo del veicolo completamente autonomo, sicuro e senza supervisione è ancora lontano. Tesla ha rotto il ghiaccio, ma la vera sfida sarà portare questa tecnologia fuori dalle aree di test, in condizioni reali e su larga scala.

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