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25 Giugno 2025 - 18:45
Foto di repertorio
Dopo decenni di progressi, il mondo assiste a un preoccupante arretramento nelle vaccinazioni infantili. È l’allarme lanciato dal Global Burden of Disease Study Vaccine Coverage Collaborators, pubblicato su The Lancet, che mostra come nel 2023 oltre 15 milioni di bambini non abbiano ricevuto nemmeno una dose di vaccino contro difterite, tetano e pertosse nel primo anno di vita.
Il trend negativo non risparmia neppure i Paesi ad alto reddito. Dal 2010 al 2019, ben 21 nazioni sviluppate hanno registrato un calo nella copertura vaccinale per almeno una delle principali immunizzazioni dell’infanzia. Particolarmente critica la situazione del vaccino contro il morbillo, per cui si registra un arretramento in quasi la metà dei Paesi del mondo.
Il post Covid ha segnato una svolta critica: tra il 2020 e il 2023, 15,6 milioni di bambini non hanno completato il ciclo base contro difterite, tetano, pertosse o morbillo. Allarmante anche il numero dei bimbi che non hanno ricevuto alcuna dose contro poliomielite (15,9 milioni) o tubercolosi (oltre 9 milioni).
Le conseguenze sono già evidenti. In Paesi come Pakistan, Afghanistan e Papua Nuova Guinea ricompaiono casi di poliomielite di tipo selvaggio. E neanche l’Occidente è immune: nell’Unione Europea e nell’area euro, i casi di morbillo sono aumentati di quasi dieci volte nel 2024, mentre negli Stati Uniti è in corso un’epidemia che ha superato quota mille infezioni.
Gli obiettivi dell’OMS, che puntavano a coprire il 90% dei bambini del mondo e a dimezzare il numero dei non vaccinati sotto l’anno di età, sembrano sempre più lontani. Finora, solo 18 Paesi sono riusciti a centrare questi traguardi.
In un contesto globale sempre più fragile, il crollo della fiducia nei vaccini rischia di aprire la strada al ritorno di malattie infettive che si credevano superate.
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