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Lavoro & crisi

Giovani in fuga dalla Liguria: oltre 2.000 lasciano la regione in un anno

Boom di partenze tra i 18 e i 39 anni rispetto al 2023. La CGIL lancia l’allarme: “Segnale di un sistema economico malato e incapace di offrire prospettive”

Giovani in fuga dalla Liguria: oltre 2.000 lasciano la regione in un anno

Da tempo l’Italia si confronta con un fenomeno preoccupante: la partenza sempre più frequente di giovani verso l’estero. In Liguria, nell’ultimo anno, sono ben 2.127 i ragazzi e le ragazze tra i 18 e i 39 anni che hanno scelto di lasciare la regione per cercare opportunità oltreconfine, con un incremento del +23,4% rispetto all’anno precedente. Tra questi, 1.123 erano uomini e 1.004 donne.

Analizzando la distribuzione territoriale, la maggior parte degli emigranti proviene dalla Città Metropolitana di Genova, che conta 1.174 giovani in partenza, pari al 55,2% del totale regionale e con un aumento del +12%. Seguono la provincia di Imperia con 402 giovani emigrati (18,9%, +39,6%), la provincia di Savona con 345 partenze (16,2%, +40,2%), e infine La Spezia con 206 giovani andati via (9,7%, +44%). I dati sono stati elaborati da Marco De Silva, responsabile dell’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria.

Maurizio Calà, segretario generale della Cgil Liguria, sottolinea come questi numeri smentiscano i proclami sull’ottima salute del mercato del lavoro. “La nostra regione non può permettersi di perdere questo capitale umano – afferma – ed è essenziale che le istituzioni attivino rapidamente politiche mirate per rispondere alle esigenze dei giovani”.

Secondo Calà, la fuga di giovani qualificati è il segnale evidente di un’economia malata, afflitta da precarietà lavorativa e salari troppo bassi. “All’estero, questi ragazzi trovano condizioni che valorizzano la loro professionalità e permettono una realizzazione personale e lavorativa; in Liguria, invece, le loro aspettative vengono sistematicamente deluse”.

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