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È morto Clark Olofsson, il criminale che diede origine alla “sindrome di Stoccolma”

Aveva 78 anni il rapinatore svedese protagonista dell’assedio del 1973 che cambiò la storia della criminologia

È morto Clark Olofsson, il criminale che diede origine alla “sindrome di Stoccolma”

Mark Olofsson

Si è spento all’età di 78 anni Clark Olofsson, il criminale svedese protagonista nel 1973 di una rapina con sequestro che diede origine a uno dei concetti più studiati nella storia della psicologia criminale. A dare l’annuncio è stata la sua famiglia, precisando che l’uomo era malato da tempo.

Nel corso della rapina alla Sveriges Kreditbank di Stoccolma, Olofsson e il suo complice tennero in ostaggio alcune persone per sei giorni. Inaspettatamente, i prigionieri iniziarono a mostrare solidarietà verso i loro sequestratori, arrivando persino a difenderli e a schierarsi contro le forze dell’ordine.

Fu il criminologo Nils Bejerot a coniare il termine “sindrome di Stoccolma” per descrivere il legame emotivo nato in quell’occasione. Il concetto divenne noto a livello mondiale anche grazie al caso dell’ereditiera americana Patty Hearst, rapita l’anno successivo da un gruppo rivoluzionario e poi passata nelle loro file.

Negli ultimi anni, la figura di Olofsson è tornata sotto i riflettori grazie alla serie Netflix Clark, interpretata da Bill Skarsgård. Il personaggio, controverso e carismatico, rimane uno dei simboli più ambigui del rapporto tra vittime e carnefici.

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