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Ricchezza globale

La ricchezza dell'1% più ricco esplode di $33.900 miliardi, mentre i paesi del G7 tagliano gli aiuti allo sviluppo

L'analisi di Oxfam rivela un divario crescente e una crisi del debito incombente per i paesi a basso reddito

La ricchezza dell'1% più ricco esplode di $33.900 miliardi, mentre i paesi del G7 tagliano gli aiuti allo sviluppo

lla vigilia della Conferenza internazionale sul finanziamento per lo sviluppo, che si terrà a Siviglia dal 30 giugno, un'analisi di Oxfam lancia l'allarme su un divario di ricchezza sempre più profondo a livello globale. Negli ultimi dieci anni, la ricchezza dell'1% più ricco della popolazione mondiale è cresciuta di oltre 33.900 miliardi di dollari. Parallelamente, i governi delle economie avanzate stanno attuando una drastica riduzione degli aiuti pubblici allo sviluppo. I paesi del G7, che da soli rappresentano circa il 75% degli aiuti globali, prevedono un taglio del 28% entro il 2026 rispetto ai livelli del 2024.

Questa riduzione dei fondi giunge in un momento estremamente critico. Circa il 60% dei paesi a basso reddito è a rischio di insolvenza, con le spese per il debito che in molti casi superano quelle destinate a settori chiave come la sanità e l'istruzione. La situazione è stata definita "drammatica per l'umanità" da Francesco Petrelli, portavoce e policy advisor di Oxfam Italia sulla finanza per lo sviluppo.

Petrelli ha sottolineato i "tagli draconiani agli aiuti pubblici allo sviluppo, l’aggravarsi della crisi del debito, l’espandersi dei conflitti con il moltiplicarsi delle crisi umanitarie, una guerra commerciale senza precedenti e il multilateralismo sotto scacco, perché profondamente avversato dall’amministrazione Trump". A tutto ciò si aggiunge "una subordinazione di lungo corso, da parte delle istituzioni preposte al sostegno dello sviluppo globale, delle azioni in grado di favorire una prosperità più equamente condivisa agli interessi particolari di pochi e privilegiati attori".

In vista della Conferenza di Siviglia, Oxfam ha rivolto un appello urgente ai governi affinché cambino direzione, affrontando le disuguaglianze e ripensando il sistema di finanziamento per lo sviluppo. L'organizzazione ha accolto con favore l'intenzione dell'Italia e di molti altri paesi partecipanti di confermare l'obiettivo dello 0,70% del reddito nazionale lordo destinato agli aiuti pubblici allo sviluppo.

Tuttavia, Oxfam ha evidenziato come l'Italia sia ancora lontana da questo traguardo, con un livello attuale dello 0,28%. "Chiediamo che l'Italia abbia più coraggio e stringa alleanze strategiche con altri paesi per combattere le disuguaglianze e contrastare l'attacco in corso al sistema multilaterale, favorendo processi più paritari e democratici, attraverso cui affrontare sinergicamente le questioni del debito, degli aiuti e di una tassazione globale più equa", ha concluso Petrelli.

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