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Traffico aereo

Sala radar: il cervello del volo. Come funziona e perché può andare in tilt

Un blackout al centro Enav di Milano ha fermato i voli nel Nord. Dentro il sistema che guida migliaia di aerei ogni giorno

Sala radar: il cervello del volo. Come funziona e perché può andare in tilt

Serata di disagi per il traffico aereo nel Nord-Ovest d’Italia. Un guasto tecnico al centro di controllo radar di Milano Linate, nella serata di sabato 28 giugno, ha causato un blocco quasi totale di decolli e atterraggi negli aeroporti di Malpensa, Linate, Bergamo, Torino e Genova. Aerei fermi, passeggeri bloccati e voli dirottati su altri scali: in tutto, sono stati coinvolti oltre 300 voli.

Il malfunzionamento è stato rilevato intorno alle 20:20, quando si è verificato un problema alla rete di trasmissione dati del sistema radar. Poco dopo, alle 20:40, è stato dichiarato il cosiddetto “rateo zero”, che comporta l'interruzione totale delle operazioni di volo nella zona interessata.

Aerei in fase di decollo o atterraggio sono stati costretti a rimanere a terra, mentre quelli già in volo sono stati dirottati verso altri aeroporti. Diversi passeggeri, già imbarcati, sono stati fatti sbarcare e hanno atteso per ore negli scali, senza informazioni certe sull’orario di partenza.

Anche dopo la risoluzione del guasto, avvenuta in tarda serata, alcuni voli non sono ripartiti: molte crew avevano infatti superato il limite massimo di ore di volo previsto dalla normativa europea.

Il centro di controllo d’area di Milano, gestito da Enav, è uno dei quattro centri principali in Italia, insieme a quelli di Roma-Ciampino, Padova-Abano Terme e Brindisi-Casale. Si occupa della gestione del traffico aereo nello spazio aereo del Nord-Ovest.

Le sue funzioni principali sono:

  • Monitoraggio dei voli, in quota e a terra, tramite il sistema E-Net;

  • Gestione dei piani di volo, per garantire sicurezza e rispetto delle rotte;

  • Comunicazione costante con piloti, altri centri radar e infrastrutture aeroportuali;

  • Sicurezza, assicurando la separazione minima tra gli aerei e prevenendo eventuali incidenti.

In caso di guasto, come accaduto sabato, viene attivato un sistema di backup che, secondo le normative europee, può operare solo al 35% della capacità. Questo spiega i pesanti rallentamenti, le cancellazioni e i ritardi che hanno colpito tutti gli aeroporti dell’area.

Non esistono tempi standard per la risoluzione di questi problemi: in questo caso, grazie all’intervento dei tecnici Enav, il servizio è tornato operativo poco prima della mezzanotte, anche se i disagi sono proseguiti nella giornata successiva.

Non si tratta di un evento isolato. Il 20 ottobre 2024, lo stesso centro radar subì un altro blackout, causato da un problema software. Anche in quel caso fu necessario ricorrere al sistema di riserva, che permise solo una gestione parziale del traffico. Sebbene il blocco durò circa 40 minuti, le conseguenze si fecero sentire per ore in tutta la rete aeroportuale settentrionale.

Il guasto del 28 giugno ha dimostrato la fragilità dei sistemi radar anche in un settore altamente regolamentato e tecnologico come quello del controllo del traffico aereo. L’intervento tempestivo ha evitato scenari peggiori, ma il numero di voli coinvolti e il disagio per migliaia di passeggeri confermano quanto sia cruciale investire in affidabilità tecnologica e procedure di emergenza più efficienti.

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