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attenzione per i viaggiatori

Vacanze in treno, occhio ai furti: tecniche vecchie e nuove nel mirino della Polfer

Dalle vecchie truffe della monetina ai furti con destrezza in cappelliera: le tecniche dei ladri si evolvono, ma basta un po’ di attenzione per evitarli. I dati dicono che i reati sono in calo, ma in estate aumentano i rischi

Vacanze in treno, occhio ai furti: tecniche vecchie e nuove nel mirino della Polfer

Con l’estate alle porte e il grande esodo vacanziero ormai iniziato, la Polizia Ferroviaria di Milano invita i passeggeri a non abbassare la guardia. “I furti in treno sono in calo rispetto al 2024,” rassicura il commissario capo Marco Fazio, “ma le occasioni non mancano e i ladri sanno come sfruttarle.”

Tra le tecniche più usate: il trucco della monetina caduta, che distrae il viaggiatore mentre un complice ruba la valigia, oppure la finta ricerca di un parente dal finestrino mentre un altro deruba a bordo. Anche lo zaino nella cappelliera non è più al sicuro: basta un abile scambio con un bagaglio simile ma vuoto, e il furto è compiuto.

A volte la distrazione è tutta del passeggero: come nel caso di un viaggiatore addormentato che si è svegliato senza zaino. Fortuna ha voluto che le cuffiette rubate fossero geolocalizzabili, permettendo il recupero dell’intero contenuto grazie all’intervento dei carabinieri.

I momenti più critici? Le fermate in stazioni affollate come Milano Centrale, Roma Tiburtina e Termini, soprattutto sui treni ad alta velocità. I bagagli lasciati nei vestiboli o nelle cappelliere sono i più esposti. Il consiglio della Polfer è semplice: non perdere mai di vista il proprio bagaglio e, se possibile, tenerlo con sé.

In caso di furto, agire subito è fondamentale. La denuncia tempestiva consente alle forze dell’ordine di intervenire e, a volte, recuperare i beni rubati. “È importante anche per la richiesta di rimborso a Trenitalia,” ricorda Fazio. La denuncia va presentata entro pochi giorni e con il maggior numero di dettagli possibili.

La Polfer è presente con pattuglie su molti treni e nei nodi principali, ma la collaborazione dei passeggeri resta cruciale. “Non è allarmismo,” conclude il commissario, “ma buon senso: viaggiare sicuri si può, con un po’ di attenzione in più.”

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