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Il caso
02 Luglio 2025 - 11:40
L'Università Bocconi, a Milano
Quattro studenti iscritti a un master della Bocconi dovranno attendere un anno in più per ottenere il diploma. Lo ha stabilito la commissione disciplinare dell’ateneo dopo aver esaminato il contenuto di una chat dai toni sessisti e intimidatori, indirizzata a una loro compagna di corso.
La studentessa ha segnalato lo scambio di messaggi, in cui comparivano “allusioni sessuali aggressive” e commenti discriminatori. Secondo la ricostruzione, i quattro avrebbero agito insieme per inserirla nella conversazione con l’intento deliberato di offenderla. Il Comitato dell’università ha definito i messaggi “ripugnanti”, giustificando così l’esclusione dei responsabili dalla cerimonia di laurea e il rinvio del diploma.
Il provvedimento è stato impugnato, ma il Tar della Lombardia ha confermato la decisione dell’ateneo, rappresentato in giudizio dai legali Marco Giustiniani, Antonello Frasca e Alessandro Paccione. Il tribunale, presieduto dal giudice Daniele Dongiovanni, ha ritenuto legittima la sanzione, sottolineando come la condotta degli studenti costituisse una violazione grave del codice comportamentale, con effetti profondamente lesivi per la vittima.
La sentenza ha ribadito la necessità di un intervento deciso, in nome dei principi di proporzionalità e ragionevolezza, vista la portata del danno psicologico provocato.
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