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Premi letterari
02 Luglio 2025 - 18:20
Si svolgerà domani l’attesissima serata finale del Premio Strega 2025, l’appuntamento più importante per la narrativa italiana contemporanea.
Lo scorso anno, nel 2024, Donatella Di Pietrantonio ha trionfato con il suo romanzo L’età fragile (Einaudi), un’opera intensa che ha esplorato le dinamiche familiari più profonde attraverso il ritorno di madre e figlia nei luoghi della loro infanzia, affrontando traumi nascosti e silenzî pesanti. Quel libro ha conquistato critica e pubblico, consacrando definitivamente l’autrice nel panorama letterario nazionale.
Quest’anno la competizione si fa ancora più agguerrita. Il 4 giugno, al Teatro Romano di Benevento, è stata annunciata la cinquina finalista, scelta tra ben 81 opere. Ecco i cinque autori in gara per il titolo di miglior romanzo dell’anno:
Andrea Bajani con L’anniversario (Feltrinelli), che guida la classifica con 280 voti. Il suo racconto segue la storia di un uomo che decide di allontanarsi dalla propria famiglia per ritrovare una nuova libertà, affrontando i complessi rapporti di potere che si nascondono dietro i legami famigliari. Bajani, già vincitore del Premio Strega Giovani 2025, è conosciuto per la sua scrittura raffinata e l’introspezione psicologica.
Nadia Terranova con Quello che so di te (Guanda), seconda con 226 voti. La sua narrazione si concentra sul rapporto tra madre e figlia, approfondendo temi come l’identità e la memoria. Terranova, già finalista nel 2019, è apprezzata per la sua delicatezza nel trattare questioni intime.
Elisabetta Rasy con Perduto è questo mare (Rizzoli), terza con 205 voti. Il romanzo segue il viaggio interiore di una donna che riscopre se stessa e il proprio passato, affrontando la memoria e il ruolo femminile. Rasy è anche critica letteraria, nota per le sue opere che intrecciano storia e introspezione.
Paolo Nori con Chiudo la porta e urlo (Mondadori), ex aequo al quarto posto con 180 voti. Un libro che riflette sulla solitudine e sulla necessità di comunicare, con uno stile unico che mescola ironia e intensità emotiva. Nori è anche traduttore e autore molto apprezzato.
Michele Ruol con Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa), anch’egli con 180 voti. Al suo esordio narrativo, Ruol sorprende con un racconto che usa la metafora della foresta devastata per parlare di perdita e rinascita interiore. La sua presenza in finale, con una piccola casa editrice, testimonia come la qualità letteraria possa emergere anche fuori dai grandi circuiti.
Gli autori sono stati presentati da membri illustri della giuria: Emanuele Trevi per Bajani, Salvatore Silvano Nigro per Terranova, Melania G. Mazzucco per Rasy, Giuseppe Antonelli per Nori e Andrea Cortellessa per Ruol.
Al momento sembrerebbe essere Andrea Bajani il favorito per la vittoria finale, forte del maggior numero di voti e del successo ottenuto nella categoria giovani, ma la competizione rimane aperta e imprevedibile. Da segnalare anche il sostegno crescente verso Michele Ruol, molto attivo sui social e nei circoli culturali.
La cerimonia conclusiva si trasforma in uno Speciale Rai Cultura, in onda giovedì 3 luglio alle ore 23.00 su Rai 3, in diretta dallo splendido Ninfeo di Villa Giulia a Roma.
A guidare il pubblico lungo questa serata tra letteratura, spettacolo e riflessione sarà Pino Strabioli, che dialogherà con i cinque finalisti.
Il programma si arricchisce delle letture d’autore degli incipit dei romanzi, affidate alla voce intensa e teatrale di Filippo Timi, accompagnato dalle suggestive sonorità di Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo. Sul palco anche Anna Foglietta, protagonista del nostro cinema e teatro, che renderà omaggio ad alcune delle figure storiche che hanno segnato la storia del Premio, in un viaggio nel tempo tra grandi nomi della letteratura italiana.
Non mancheranno contributi video, immagini di repertorio e momenti di memoria collettiva, tra cui un tributo speciale a Pier Paolo Pasolini, a cinquant’anni dalla sua scomparsa. A completare il racconto, mini-documentari e backstage del tour letterario che ha portato i finalisti in giro per l’Italia: uno sguardo intimo e autentico sui loro pensieri, le emozioni e le attese prima del verdetto.
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