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SANITà
03 Luglio 2025 - 10:49
Dove nasce un bambino, nasce anche una famiglia. Ed è proprio qui che inizia il lavoro della Pediatria dell’Ospedale Santissima Trinità di Borgomanero, non solo reparto ma spazio vivo, fatto di persone che sanno accogliere, rassicurare, accompagnare. A dirlo non sono solo i numeri – in crescita – dei nuovi nati, ma soprattutto le parole delle famiglie: autentiche, riconoscenti, cariche di emozione.
«Grazie per il vostro prezioso lavoro! Tante volte ripercorriamo i giorni passati nel suo reparto… fino al momento indelebile che l’ho vista entrare in camera con il carrellino più prezioso del mondo!». Così Nicola, Eleonora e Marco raccontano l’inizio della loro storia. Come la loro, tante altre testimonianze continuano ad arrivare ogni giorno in reparto.
Nel 2024 i nuovi nati sono stati 838, contro i 790 del 2023. Numeri che confermano la fiducia delle famiglie e la solidità del Punto Nascita di Borgomanero, riconosciuto come luogo “a misura di donna e bambino”. Accoglie anche neonati prematuri (oltre la 32esima settimana) con un percorso che non si ferma alla terapia intensiva, ma continua a casa, fino ai 2 anni, grazie a un’équipe multidisciplinare.Tecnologia, certo, ma anche ascolto. Per i neo-papà esiste un corso dedicato – “Figli si nasce… Papà si diventa” – che affianca i percorsi di accompagnamento alla nascita. Un’occasione per condividere dubbi, emozioni, paure. Per entrare in quel mondo emotivo spesso difficile da raccontare.
Molto attiva anche la rete per sostenere l’allattamento al seno. Pediatri, ostetriche, infermiere e ginecologi – ospedalieri e territoriali – lavorano in sinergia, con l’appoggio di un numero SOS attivo 24 ore su 24 (338 1124720). E c’è spazio anche per i corsi di massaggio infantile rivolti ai genitori di bimbi tra 1 e 6 mesi, per rafforzare il legame affettivo e favorire lo sviluppo psico-emotivo del neonato.
Sul fronte clinico, sono operativi diversi ambulatori specialistici: per la diagnosi precoce dei disturbi evolutivi nei bambini da 0 a 3 anni; per le apnee notturne, in collaborazione con gli otorinolaringoiatri; e per la cefalea, pensato per bambini e adolescenti fino ai 17 anni, una fascia sempre più colpita da questo disturbo che può compromettere anche la vita scolastica e sociale. Anche gli adolescenti trovano un ambiente pensato per loro. Lontano dai colori freddi dell’ospedale tradizionale, la Pediatria ha creato una stanza dedicata, che garantisce non solo assistenza, ma uno spazio in cui sentirsi accolti.
«Tutti gli operatori agiscono ogni giorno con profonda dedizione verso i giovani pazienti, con attenzione e competenza», sottolinea Simona De Franco, Direttrice della Pediatria e Neonatologia. «Questo impegno rafforza il legame con le famiglie e con il territorio». Lo conferma anche il Direttore Generale dell’Asl Novara, Angelo Penna: «Spazi colorati e pareti affrescate rendono l’esperienza meno traumatica. Crescere insieme con cura e attenzione è il nostro impegno».
Un approccio condiviso anche dal Dipartimento Materno Infantile, guidato da Giovanni Ruspa, e sostenuto a livello regionale. L’assessore alla Salute Federico Riboldi non ha dubbi: «L’esempio di Borgomanero dimostra come la sanità pubblica debba essere: al servizio del territorio, a partire dai più giovani. Un plauso e un ringraziamento, quindi, ai molti professionisti e operatori sanitari che rendono tutto questo possibile all’interno dell’Asl di Novara».
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