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Le regole
03 Luglio 2025 - 11:25
Foto di repertorio
Dopo mesi di incertezza, il Ministero dei Trasporti ha pubblicato due attesi decreti che danno forma concreta a due delle misure più discusse introdotte con la riforma del Codice della strada entrata in vigore a dicembre: l’obbligo di targa per i monopattini elettrici e l’installazione dell’“alcolock” sulle auto dei guidatori sanzionati per guida in stato di ebbrezza. Due novità che, sulla carta, avrebbero dovuto già essere in vigore ma che fino ad oggi erano rimaste sospese per mancanza di indicazioni tecniche. Ora arrivano i primi chiarimenti, anche se non mancano le ombre.
Particolarmente atteso il decreto sulle targhe per i monopattini elettrici, cavallo di battaglia del ministro Matteo Salvini. Il testo fissa finalmente le specifiche: il contrassegno sarà rettangolare, 5x6 cm, adesivo, plastificato e impossibile da rimuovere, con lettere nere su sfondo bianco riflettente, affiancate dal simbolo della Repubblica e dalla sigla del M.E.F. La produzione sarà affidata all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, mentre la distribuzione spetterà alle motorizzazioni.
La targa sarà personale, come accade per i ciclomotori, dato che i monopattini non hanno telaio numerato. L’obbligo entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e il mancato adeguamento comporterà sanzioni da 100 a 400 euro. Ma c’è un ostacolo: manca ancora l’indicazione del costo della targa. Senza questo dettaglio il processo resta bloccato.
Il secondo decreto riguarda l’“alcolock”, il dispositivo che impedisce l’accensione del motore se il conducente ha tracce di alcol nel sangue. L’obbligo scatterà per chi, condannato con tasso superiore a 0,8 grammi per litro, avrà sulla patente i codici che impongono sia l’astinenza totale dall’alcol prima della guida, sia l’uso esclusivo di veicoli dotati del dispositivo.
Il decreto stabilisce che l’alcolock potrà essere installato su qualsiasi veicolo, anche adibito al trasporto merci, e impone severi requisiti per i produttori e gli installatori, che dovranno garantire dispositivi sigillati contro le manomissioni. Tuttavia, l’elenco degli installatori autorizzati – promesso dal ministero – non è ancora stato pubblicato, rendendo incerta l’operatività della misura.
In caso di controlli, il conducente dovrà mostrare una dichiarazione di installazione e un certificato di taratura valido. Nessuna modifica, invece, al libretto di circolazione.
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