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La rinascita
03 Luglio 2025 - 17:05
Quella che era la più grande fabbrica europea di sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS), Northvolt Dwa ESS in Polonia, è stata acquisita dalla società statunitense Lyten, segnando una svolta significativa nel mercato energetico. L'operazione, il cui completamento è previsto entro settembre 2025, rappresenta un esempio di strategia funzionale di acquisizione di aziende in difficoltà, basata sulla riconoscibilità del marchio e sulle capacità produttive. Tuttavia, solleva anche interrogativi sulla vulnerabilità dell'Europa nella tecnologia green.
L'intervento di Lyten è accolto con un misto di sollievo e rammarico. Se da un lato l'acquisizione salvaguarda gli investimenti e riattiva la produzione a Danzica, restituendo alla Polonia un ruolo cruciale nel settore, dall'altro si infrange il sogno di autonomia strategica europea in un settore chiave per la transizione ecologica, con il "salvataggio" che arriva ancora una volta dagli Stati Uniti. Sebbene la collaborazione sia essenziale, soprattutto contro il primato indiscusso della Cina in vari settori green, per la startup statunitense questa è un'occasione d'oro per consolidare la propria posizione nella filiera energetica, forte di un progetto lungimirante e in linea con le richieste del mercato. Lo stabilimento è pronto a riaprire e a evadere gli ordini, con vendite già garantite almeno fino a tutto il 2026.
Il settore dei BESS (Battery Energy Storage Systems) è attualmente quello in maggiore crescita nel mercato delle batterie, e ciò non sorprende. Lo stoccaggio energetico a batteria non è più un semplice "vezzo", ma una vera e propria necessità in un mondo sempre più orientato all'elettrificazione e alla transizione ecologica. La capacità di accumulare energia consente di affrontare con maggiore serenità situazioni di crisi, dalla diminuzione delle forniture ai blackout, fino alle complesse questioni geopolitiche.
Questi sistemi permettono alle aziende di mantenere la continuità delle proprie attività, garantendo in particolare i servizi di pubblica utilità, e alle nazioni di assicurarsi un maggiore margine di indipendenza energetica. Lo stoccaggio a batteria esprime il massimo del suo potenziale in combinazione con l'energia solare, in particolare con le soluzioni fotovoltaiche, garantendo una fornitura potenzialmente costante e sicura.
Inoltre, combinati con software appositi, i BESS sfruttano l'intelligenza artificiale per gestire il consumo energetico in modo mirato ed efficiente, con applicazioni potenzialmente illimitate dal settore produttivo a quello privato. Attualmente, questi sistemi sono molto richiesti per alimentare i centri dati dell'AI e supportare la rete elettrica, rappresentando un investimento estremamente produttivo.
Proprio per il suo ruolo strategico, lo stabilimento di Northvolt in Polonia era considerato un vessillo dell'autonomia energetica europea e della rinascita green. Il suo fallimento, avvenuto a maggio, segna quindi una brusca interruzione per le ambizioni dell'intera UE in questo campo.
Tuttavia, è importante notare che è fallito solo lo stabilimento polacco di Northvolt, e la stessa Northvolt si è detta soddisfatta della transazione. Robert Chryc-Gawrychowski, CEO della sede polacca, ha dichiarato: "Northvolt ha voluto guidare lo sviluppo sostenibile del settore europeo delle batterie. Lyten sta portando avanti questa missione con la produzione di BESS e l’introduzione di batterie al litio-zolfo in Europa, che sostituisce minerali come il nichel, il cobalto, il manganese e la grafite, con materiali per batterie abbondanti a livello locale. Inoltre, il fatto che l’impianto di Danzica, realizzato per la produzione di sistemi di accumulo di energia, continuerà le sue attività è importante ed entusiasmante."
Anche l'amministrazione della città di Danzica ha espresso soddisfazione per l'acquisizione, puntando a collaborare nella filiera energetica e ad attrarre maggiori investimenti nella zona. Nel complesso, la vendita si è rivelata una scelta vantaggiosa per tutte le parti coinvolte, sebbene il sogno di una completa autonomia energetica europea richieda, evidentemente, più tempo del previsto.
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