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Premi letterari

I 5 libri dello Strega raccontati dagli autori (VIDEO)

Scopri le trame di chi si contenderà questa sera la finalissima

I 5 libri dello Strega raccontati dagli autori (VIDEO)

Ci siamo finalmente: questa sera, giovedì 3 luglio, al Ninfeo di Villa Giulia a Roma sarà assegnato il prestigioso premio Strega, giunto alla sua 79ª edizione. Inizialmente sono stati 82 i titoli in gara, poi ridotti a 12 candidati annunciati il 15 aprile nella suggestiva sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano a Roma. Dalla 'dozzina' sono stati scelti i cinque romanzi finalisti che si contenderanno il riconoscimento nella serata decisiva. Eccoli di seguito.

"L'anniversario" di Andrea Bajani

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Il romanzo racconta la definitiva rottura con i genitori, un taglio netto con un passato segnato da dolore, silenzi e incomprensioni. La storia narra l'inizio di una nuova vita lontano dalla casa paterna, segnata dalla violenza. Bajani, che già nel 2021 era arrivato in cinquina con "Il Libro delle case", guida quest’anno i finalisti con 280 voti. "L'anniversario" ha anche vinto il premio Strega Giovani e affronta con forza il tabù della rottura familiare definitiva, con una narrazione calma ma potente, come evidenziato da Emmanuel Carrère. Emanuele Trevi, che ha presentato il libro, sottolinea come Bajani riesca a trasformare un’esperienza dolorosa in un racconto universale, capace di colpire profondamente il lettore.

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"Quello che so di te" di Nadia Terranova
Questo romanzo, arrivato secondo con 226 voti, non è una semplice cronaca familiare, ma una riflessione profonda sulla 'Mitologia Familiare', indagata attraverso una storia personale di follia e maternità. Terranova, già finalista nel 2019 con "Addio fantasmi", affronta il tema della follia che segna la sua bisnonna Venera e che si tramanda di generazione in generazione. Salvatore Silvano Nigro, che ha presentato il libro, evidenzia come la scrittura sia un modo per interrompere il silenzio e dare voce a storie nascoste, portando alla luce dolori e paure legate alla famiglia.

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"Perduto è questo mare" di Elisabetta Rasy
Terzo classificato con 205 voti, il romanzo di Rasy è un intreccio di memorie e riflessioni ambientato nella Napoli del dopoguerra. Il racconto mette a confronto due figure maschili: un padre fragile e un amico scrittore di grande fama, Raffaele La Capria, legati entrambi alla città partenopea. Giorgio Ficara, che ha proposto il libro, lo descrive come un’opera unica che unisce ritratto, memoir e analisi storica, capace di esplorare i legami familiari e l’amore per Napoli attraverso un linguaggio originale e coinvolgente.

"Chiudo la porta e urlo" di Paolo Nori

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Opera di Paolo Nori pubblicata da Mondadori, questo libro arriva quarto con 180 voti ex aequo. Attraverso riflessioni e frammenti, Nori ripercorre la vita e le poesie di Raffaello Baldini, considerato uno dei più grandi poeti italiani del Novecento. Il racconto intreccia la figura del poeta con quella dell’autore stesso, creando un gioco di specchi tra vita e letteratura. Giuseppe Antonelli ha sostenuto la candidatura, sottolineando come leggere Baldini significhi rivivere luoghi, volti e ricordi personali.

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"Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia" di Michele Ruol
Finalista a pari merito con Nori, anche questo libro ha ottenuto 180 voti. Proposto da Walter Veltroni, il romanzo è una riflessione intensa sul vuoto lasciato nella vita di due genitori dalla morte improvvisa dei figli. Ruol racconta questa tragedia attraverso dettagli quotidiani, oggetti e spazi che diventano simboli del dolore e della perdita. Veltroni evidenzia la scrittura asciutta e toccante che rende l’opera un inventario emozionale, capace di comunicare la devastazione di un evento irreparabile.

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