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La decisione

Elisabetta Belloni lascia Bruxelles: consegnate le dimissione come Chief Diplomatic Adviser

Parteciperà ancora al prossimo vertice Ue-Cina di fine luglio, ma poi si congederà ufficialmente dall’incarico

Elisabetta Belloni lascia Bruxelles: consegnate le dimissione come Chief Diplomatic Adviser

Un addio eccellente scuote i corridoi del Palazzo Berlaymont: Elisabetta Belloni, Chief Diplomatic Adviser di Ursula von der Leyen, lascerà il suo incarico a ottobre. Una scelta annunciata direttamente alla presidente della Commissione europea dalla stessa diplomatica, che ricopriva il ruolo dallo scorso febbraio nell’ambito dell’iniziativa IDEA, la task force strategica incaricata di proporre visioni innovative e trasversali per le priorità dell’Unione.

La Commissione ha confermato l’uscita di scena senza entrare nei dettagli. Belloni, già direttrice del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) e sherpa del G7 per l’Italia, era stata scelta personalmente da von der Leyen dopo averne apprezzato il lavoro nel corso della presidenza italiana del G7. Il suo incarico prevedeva un contratto biennale, rinnovabile, con un massimo di 220 giornate di lavoro annue: un quadro flessibile che ha però trovato la sua conclusione meno di un anno dopo l’avvio.

Belloni parteciperà ancora al prossimo vertice Ue-Cina di fine luglio, ma poi si congederà ufficialmente dall’incarico. Tra le sue competenze rientravano i delicati rapporti transatlantici con gli Stati Uniti, anche se i dossier più sensibili — come quello sui dazi — erano stati affidati a Tomas Baert, responsabile per il commercio, insieme al fidato Björn Seibert, braccio destro di von der Leyen, e al commissario al Commercio Maros Sefcovic.

L’uscita di Belloni solleva interrogativi non solo sul piano operativo, ma anche sul fronte politico. Con la sua partenza, l’Italia rischia di perdere uno degli ultimi ruoli strategici all’interno del gabinetto della presidente. L’unica figura italiana rimasta, Valeria Miceli, è infatti in fase di transizione dopo cinque anni nella squadra, e il suo futuro a Bruxelles resta incerto.

Secondo fonti europee, la valutazione di eventuali sostituzioni sarà rinviata a dopo l’estate, quando si conosceranno gli equilibri definitivi della nuova Commissione. Intanto, la partenza di Belloni segna una battuta d’arresto nella già fragile influenza italiana ai vertici di Bruxelles, proprio in una fase in cui la competizione per le poltrone è più serrata che mai.

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