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Piemonte

Approvato il Programma migratorio 2025 della Regione Piemonte: 300mila euro per il legame con le comunità all’estero

Stanziati fondi per musei, associazioni e iniziative culturali. Focus anche sul Turismo delle Radici e percorsi scolastici

Approvato il Programma migratorio 2025 della Regione Piemonte

Emigranti per l'Argentina

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato a maggioranza il Programma annuale 2025 in materia di movimenti migratori, che prevede uno stanziamento di 300mila euro. La misura, illustrata in aula dall’assessore alle Politiche migratorie Maurizio Marrone, punta a mantenere e rafforzare i rapporti con le comunità di origine piemontese residenti all’estero.

Il Piemonte ha una lunga tradizione di emigrazione, con flussi consistenti già dalla seconda metà dell’Ottocento. Una delle principali destinazioni storiche dei migranti piemontesi è stata l’Argentina, paese che ha accolto una vasta comunità di origine italiana. Il Programma 2025 intende valorizzare questo patrimonio culturale e storico, supportando iniziative volte alla conservazione della memoria e all’attivazione di nuovi legami istituzionali e culturali.

Tra le attività finanziate vi è il sostegno al Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo di Frossasco (Torino) e al Museo dell’Emigrazione Vigezzina nel parco di Villa Antonia a Santa Maria Maggiore (Verbano-Cusio-Ossola). Le risorse saranno destinate anche alle associazioni piemontesi nel mondo, che svolgono un ruolo di raccordo tra le istituzioni regionali e le comunità di origine all’estero.

Un altro ambito d’intervento è rappresentato dal cosiddetto Turismo delle Radici, rivolto a discendenti di emigrati piemontesi — circa 6 milioni secondo stime regionali — interessati a visitare i luoghi di provenienza dei loro antenati. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle politiche nazionali e regionali di promozione turistica identitaria, sostenute anche dal Ministero degli Affari Esteri.

Il Programma prevede inoltre il finanziamento del Festival “Radici”, realizzato dalla Fondazione Circolo dei Lettori, con l’obiettivo di esplorare le identità migranti attraverso attività culturali, incontri e narrazioni. Rientra nel piano anche il progetto “Viaggio del ricordo”, rivolto agli studenti delle scuole superiori piemontesi, per approfondire la storia dell’esodo giuliano-dalmata e dei profughi istriani accolti in Piemonte dopo la Seconda guerra mondiale.

Durante il dibattito in aula, la consigliera Giulia Marro (Alleanza Verdi e Sinistra) ha rilevato l’assenza di una specifica analisi sul fenomeno migratorio contemporaneo, con particolare riferimento all’emigrazione giovanile attuale. In dichiarazione di voto, Alice Ravinale (Avs) ha auspicato che le attività culturali previste dal Programma, come il Festival “Radici”, vengano estese anche alla riflessione sulle nuove forme di mobilità e sugli attuali processi migratori in ingresso e in uscita dal territorio piemontese.

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