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Il caso
14 Luglio 2025 - 21:15
Un negozio Loro Piana
Il marchio Loro Piana, icona vercellese del made in Italy e dell’eccellenza nel cashmere, è stato posto sotto amministrazione giudiziaria per dodici mesi. Lo ha deciso il Tribunale di Milano, che ha riscontrato gravi criticità nella gestione dei subappalti lungo la filiera produttiva, arrivando a parlare di “meccanismo colposo” che avrebbe favorito, seppur indirettamente, lo sfruttamento lavorativo.
L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Paolo Storari e dal procuratore capo Marcello Viola, ha preso il via da una denuncia presentata lo scorso maggio da un lavoratore cinese, aggredito dal datore di lavoro dopo aver chiesto gli arretrati, e ha portato all’arresto di un imprenditore e ad altri deferimenti per caporalato e violazioni delle norme di sicurezza. Loro Piana è la quinta azienda del lusso coinvolta in procedimenti simili dopo Armani Operations, Manufactures Dior, Valentino Bags Lab e Alviero Martini.
Secondo gli inquirenti, il marchio (oggi parte del gruppo francese LVMH) avrebbe affidato la produzione a Evergreen Fashion Group Srl, società priva di capacità produttiva adeguata. Da lì, il lavoro è stato ulteriormente subappaltato a Sor-Man Snc e infine a laboratori gestiti da imprenditori cinesi, come Clover Moda Srl e Dai Meiying, dove i Carabinieri del Comando Tutela Lavoro hanno riscontrato condizioni gravemente irregolari: 21 lavoratori, di cui 10 in nero e 7 non in regola, costretti a turni estenuanti, paghe sotto i minimi contrattuali, ambienti insalubri e privi di dispositivi di protezione.
Il margine economico è uno degli aspetti chiave emersi: il costo per produrre una giacca veniva pagato da Loro Piana tra i 118 e i 128 euro, ma scendeva a 80-86 euro nei laboratori cinesi, mentre il prezzo di vendita al pubblico oscillava tra i 1.000 e i 3.000 euro. La mancanza di controlli strutturati sui fornitori e l’assenza di verifiche sulla reale capacità produttiva sono stati indicati dal Tribunale, con il collegio presieduto dai giudici Pendino, Cucciniello e Profeta, come elementi centrali dell’intervento.
Pur non essendo contestata una responsabilità diretta ai vertici aziendali, la misura serve a correggere le falle gestionali, affidando all’amministratrice giudiziaria Micaela Cecca il compito di vigilare e sanare le anomalie, con una prima udienza fissata per il 13 novembre 2025. Con 2.294 dipendenti, ricavi per quasi 1,7 miliardi di euro e 389 milioni di utile nel 2024, Loro Piana ha ora un anno di tempo per dimostrare di saper riformare il proprio modello produttivo.
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