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La novità

Il Decanterino rivoluziona la degustazione: il vino non si decanta, si “decante-rina”

L'invenzione trasforma il rito del vino in un’esperienza multisensoriale: vetro, microsfere e brevetto internazionale

Il Decanterino rivoluziona la degustazione: il vino non si decanta, si “decante-rina”

Una nuova parola è pronta a entrare nei dizionari e un nuovo oggetto a rivoluzionare il mondo del vino: si chiama Decanterino, ed è stato ideato dall’architetto veronese Carlo Benati, in collaborazione con Daniel Hager, imprenditore statunitense con radici logistiche a Livorno. Non è un semplice decanter, ma uno strumento che “fa rinascere il vino”, cambiando la grammatica e la cultura della degustazione.

Il cuore della novità? Un sistema brevettato di micro-ossigenazione controllata, sviluppato con il supporto delle università di Parma e Udine, capace di trasformare ogni calice in un’esperienza sensoriale e scenografica. A vederlo sembra un imbuto elegante, ma il Decanterino nasconde un principio fisico sofisticato: all’interno della struttura in vetro, modellata a forma di calla, scorrono migliaia di microsfere in vetro che offrono al vino una superficie di contatto di 0,8 metri quadrati. Un abisso rispetto alla superficie dei classici decanter.

“Il vino – spiegano Benati e Hager – non si ossigena solo con l’aria, ma grazie al contatto con un corpo materico inerte. Attraversando le sfere, il vino si rigenera, si esprime, si armonizza. Non è più solo decantato: è decante-rinato”.

Il processo, definito di “dinamizzazione controllata”, riduce i tempi di attesa e amplifica l’esperienza attraverso suoni, colori, profumi. “È una degustazione che coinvolge anche la vista e l’udito”, si legge in una delle numerose recensioni tecniche. Il vino non si limita più a essere servito: si manifesta, portando l’interazione con il calice a una nuova dimensione multisensoriale.

Il Decanterino è anche design d’autore: viene realizzato dai maestri vetrai di Murano in serie limitate da mille pezzi all’anno. Ogni esemplare è un oggetto d’arte, raro ed esclusivo. Accanto alla versione cult, sono state create anche:

  • il Decanterino Pop, pensato per un uso quotidiano e accessibile;

  • il Decanteriano, una vera e propria scultura attiva, disponibile solo su richiesta.

Tutte le versioni sono rigorosamente made in Italy, pensate per diversi segmenti di mercato ma accomunate da un’unica visione: reinventare l’approccio al vino e trasformare un’antica abitudine in un atto di scoperta.

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