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Economia

Donne e pensioni: numerose ma ancora invisibili, guadagnano il 34% in meno degli uomini

Nonostante siano la maggioranza tra i pensionati, ricevono assegni più bassi a causa di carriere discontinue e stipendi inferiori.

Donne e pensioni: numerose ma ancora invisibili, guadagnano il 34% in meno degli uomini

Anche nel 2024 le pensioni in Italia parlano chiaro: gli uomini continuano a ricevere assegni più ricchi delle donne. Secondo l’ultimo Rapporto annuale INPS, la differenza è netta: gli uomini percepiscono in media il 34% in più rispetto alle donne. Un divario che riflette carriere lavorative più brevi, interrotte o meno retribuite da parte delle lavoratrici italiane.

I numeri del divario

Al 31 dicembre 2024, i pensionati italiani erano circa 16,3 milioni: 7,9 milioni uomini e 8,4 milioni donne. Ma nonostante le donne siano la maggioranza, portano a casa solo il 44% del totale delle pensioni. In pratica, a loro sono andati 161 miliardi di euro, contro i 204 miliardi destinati agli uomini.

Importo medio mensile delle pensioni:

  • Uomini: 2.142,60 euro

  • Donne: 1.594,82 euro

Una differenza che si allarga ancora di più in base al tipo di pensione.

Chi prende cosa: pensioni anticipate e di vecchiaia

Le pensioni anticipate, legate a carriere più lunghe e continuative, sono in gran parte erogate agli uomini (66%).

  • Qui la media per gli uomini è di 2.277,50 euro al mese.

  • Le donne, invece, si fermano a 1.852,48 euro, con uno scarto del 22,94%.

Anche per le pensioni di vecchiaia il divario resta alto:

  • Uomini: 1.260 euro al mese

  • Donne: 867 euro

E quando si parla di pensioni ai superstiti o assegni sociali, le donne sono in netta maggioranza (87% e 62% rispettivamente), ma anche qui gli importi sono molto bassi: circa 502 euro al mese.

Più pensioni, ma i problemi restano

Nel 2024, l’INPS ha erogato quasi 1,6 milioni di nuove prestazioni, con una crescita del 4,5%.

  • Il 55% sono pensioni contributive (media: 1.302 euro)

  • Il 45% sono prestazioni assistenziali (media: 493 euro)

E anche a parità di categoria, le donne continuano a ricevere assegni inferiori. L’unica eccezione? Le pensioni ai superstiti, dove sono più rappresentate.

Questa distanza economica in età pensionistica è specchio delle disuguaglianze nel mondo del lavoro: stipendi più bassi, carriere interrotte per la cura della famiglia, part-time non sempre volontari.

Nel complesso, nel 2024 il reddito medio lordo mensile da pensione si è attestato a 1.884 euro, ma la media non racconta tutto: il 96% dei pensionati riceve almeno una prestazione dall’INPS, mentre il resto percepisce assegni da enti minori, Inail o casse professionali.

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