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Sanità

L'estate manda in crisi la sanità: carenza di medici e infermieri, ospedali al collasso

Negli ospedali italiani mancano migliaia di operatori sanitari. Tra turni doppi e ferie negate, l’estate diventa una vera emergenza.

L'estate manda in crisi la sanità: carenza di medici e infermieri, ospedali al collasso

Con l’arrivo dell’estate, si ripresenta puntuale una delle emergenze più gravi della sanità italiana: la carenza di medici e infermieri negli ospedali. Secondo i dati diffusi dal sindacato Anaao Assomed, nelle prossime settimane ci sarà un ulteriore calo del personale medico pari al 20%, una mancanza che, tra le altre regioni, colpisce duramente anche il Piemonte.

REPARTI ACCORPATI E TURNI MASSACRANTI: L’ALLARME DEI SINDACATI
A lanciare l’allarme è Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed: «Chi resta in corsia fa salti mortali, tra reparti accorpati e turni scoperti. I servizi restano attivi solo grazie a enormi sacrifici del personale rimasto operativo».

La situazione infatti non riguarda solo i medici: anche gli infermieri sono in difficoltà. Secondo Nursing Up, il 50% degli infermieri chiede le ferie tra luglio e agosto, ma spesso le richieste vengono negate o concesse a scapito dei colleghi, che devono affrontare turni doppi e straordinari continui.

Nel frattempo, aumentano gli accessi ai pronto soccorso per i colpi di calore, la presenza di turisti e le richieste di assistenza domiciliare per i malati cronici, spesso lasciati senza caregiver durante le vacanze.

UNA SITUAZIONE CRITICA CHE COLPISCE TUTT'ITALIA
Le situazioni più critiche si registrano in Lombardia, Piemonte, Campania e Toscana, dove centinaia di turni risultano scoperti e le ferie non vengono retribuite. In estate, le località turistiche sono le più esposte al rischio di sovraccarico: da Viareggio a Rimini, dal Lago di Garda a Gallipoli, aumentano le segnalazioni di ospedali al limite della tenuta.

Negli ultimi 10 anni, spiega ancora Di Silverio, sono stati tagliati 35mila posti letto e almeno 10mila medici, mentre resta in vigore il blocco delle assunzioni. Il risultato è che ogni estate diventa sempre più difficile garantire una copertura adeguata dei turni.

Un altro dato allarmante riguarda le ferie accumulate e mai godute dai dirigenti medici: oltre 5 milioni di giornate, né fruite né monetizzate. “Ferie perse – denuncia Di Silverio – che diventano un obbligo alla rinuncia”.

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