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Tradizioni piemontesi
17 Luglio 2025 - 17:10
Un legame di memoria e valori civili è stato ufficialmente sancito tra i Comuni di Borgo San Dalmazzo (CN) e Agnone (IS), con la firma del patto di gemellaggio dedicato a don Raimondo Viale, il sacerdote riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per il suo coraggio nel salvare molte vite durante la Shoah. Don Viale, vicecurato a Borgo, si era opposto pubblicamente alla guerra all’inizio della Seconda guerra mondiale, un gesto che gli costò il confinamento imposto dal regime fascista proprio nel territorio di Agnone.
La cerimonia si è svolta in mattinata, presso la Sala Consiliare del Comune di Agnone. Erano presenti rappresentanti delle istituzioni locali e della Chiesa, insieme ai sindaci delle due comunità: Roberta Robbione per Borgo San Dalmazzo e Daniele Saia per Agnone. Accanto a loro, anche esponenti dell’ANPI Molise e nazionale, Loreto Tizzani e Michele Petraroia, che hanno sottolineato l’importanza antifascista e democratica dell’iniziativa.
Dopo la firma, la comunità di Agnone si è radunata in Largo Don Raimondo Viale per l’inaugurazione di una targa commemorativa, simbolo tangibile dell’impegno comune a mantenere viva la memoria storica e a promuovere valori di pace, giustizia e solidarietà. Il gemellaggio, ratificato dai Consigli comunali di entrambi i Comuni, vuole essere un ponte culturale e umano, per educare le nuove generazioni a ricordare la figura di don Viale e il suo messaggio di umanità e diritti.
“Celebriamo oggi questo legame con un pensiero speciale a don Raimondo Viale – hanno dichiarato congiuntamente i sindaci Roberta Robbione e Daniele Saia – un uomo e sacerdote che incarnò la resistenza morale, opponendosi con fermezza alla guerra e all’ingiustizia, e che rimane per noi un esempio di coraggio e impegno civile. Il suo legame con Agnone, dove fu confinato, e con Borgo San Dalmazzo, dove aiutò numerose persone perseguitate, ci unisce profondamente.”
I due primi cittadini hanno aggiunto: “Questo gemellaggio nasce dalla volontà di custodire e trasmettere la memoria di don Viale, un esempio luminoso di giustizia e responsabilità civica. Onoriamo la sua opera e la sua visione, che vedeva ogni persona come fratello. In tempi difficili scelse di mantenere viva l’umanità e ci lascia il compito di far parlare il passato per costruire un futuro di pace.”
Con questo accordo, le due comunità si impegnano a collaborare su progetti educativi, culturali e civici che portino avanti l’eredità di don Raimondo, figura simbolo di resistenza nonviolenta e umanità nei momenti più oscuri del Novecento. Ogni 6 marzo, in occasione della Giornata dei Giusti — istituita nel 2012 dal Parlamento Europeo e riconosciuta in Italia come solennità civile dal 2017 per ricordare chi ha difeso i diritti umani e salvato vite durante i genocidi — le campane di Agnone e Borgo San Dalmazzo suoneranno idealmente insieme.
Inoltre, Borgo San Dalmazzo ha donato ad Agnone un ritratto di don Viale realizzato dall’artista Monica Sepe e alcune copie del catalogo del progetto didattico 2024/25 “Don Raimondo Viale e gli anelli forti: memorie, diritti e libertà”. L’iniziativa, promossa dal Comune di Cuneo con la partecipazione di Borgo San Dalmazzo, del Liceo Ego Bianchi e dell’associazione Deina, sostenuta dall’Istituto Storico della Resistenza e dalla Fondazione Nuto Revelli, con il contributo della Regione Piemonte, vuole approfondire la conoscenza di don Viale e valorizzare la memoria storica della resistenza nonviolenta.
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