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La proposta di legge

Giornata per i giornalisti uccisi: approvata alla Camera la proposta di legge

Si terrà il 3 maggio, e sarà un momento di riflessione sul valore del diritto a essere informati

Giornata per i giornalisti uccisi: approvata alla Camera la proposta di legge

Giornalista in zona di guerra, foto d'archivio

Con 211 voti favorevoli, la Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge per istituire una giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi nello svolgimento della loro professione. La data scelta è il 3 maggio, simbolo della difesa della libertà d’informazione. Il testo, presentato dal deputato di Forza Italia Paolo Emilio Russo, passa ora al Senato per il proseguimento dell’iter.

La proposta ha raccolto ampio consenso e nasce con l’obiettivo di rendere omaggio a figure come Giancarlo Siani, Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Peppino Impastato, Mauro Rostagno, Giuseppe Fava e Franco Di Mare. Persone che hanno vissuto il giornalismo come missione civile, spesso affrontando minacce, isolamento e violenza. Il senso della legge è trasformare la memoria in formazione: stimolare la consapevolezza sull’importanza di un’informazione libera, anche attraverso percorsi educativi e culturali.

In occasione della giornata, il disegno di legge prevede che scuole, università, enti locali e redazioni possano organizzare incontri, proiezioni, attività didattiche e dibattiti. Sarà un momento di riflessione, con l’intento di promuovere il valore del diritto a essere informati e mettere in luce le difficili condizioni in cui ancora oggi operano molti giornalisti.

Secondo Reporters Sans Frontières, ogni anno nel mondo decine di cronisti vengono uccisi per motivi legati al loro lavoro. Anche in Italia, diversi professionisti vivono sotto scorta o subiscono intimidazioni. La giornata vuole essere anche un segnale contro queste pressioni, ribadendo il ruolo fondamentale del giornalismo nella democrazia. L’obiettivo del Parlamento è arrivare all’approvazione definitiva entro l’anno, per consentire una prima celebrazione già nel 2026.

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