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Addio ad Ozzy Osbourne: tutte le volte che il Principe delle Tenebre ha infiammato l'Italia

La leggenda dell’heavy metal si spegne lasciando un segno indelebile anche sul pubblico italiano

Addio ad Ozzy Osbourne: tutte le volte che il Principe delle Tenebre ha infiammato l'Italia

Il mondo della musica piange Ozzy Osbourne, icona assoluta dell’heavy metal, voce inconfondibile dei Black Sabbath e figura controversa e affascinante capace di attraversare oltre cinquant’anni di carriera tra eccessi, rinascite e un’influenza culturale che ha superato i confini del rock. La notizia della sua morte ha lasciato sgomenti milioni di fan in tutto il mondo, Italia compresa, dove Ozzy ha saputo costruirsi nel tempo un legame forte e autentico con il pubblico.

Ozzy è passato per l’Italia in tre memorabili occasioni, ma ogni volta ha lasciato un solco profondo nella memoria degli appassionati. La sua prima apparizione risale al 1° aprile 1989, quando, nel pieno del tour No Rest for the Wicked, salì sul palco del Palatrussardi di Milano con una performance che i fan definiscono ancora oggi “selvaggia e magnetica”.

Poi nel 1998, fu l’Ozzfest a portarlo nuovamente a Milano, al Forum di Assago, in una delle tappe europee più esplosive del festival da lui stesso ideato. Quella fu una celebrazione dell’heavy metal puro, in un periodo in cui Ozzy stava vivendo una vera e propria rinascita artistica.

L’ultima volta fu nel 2018, quando si esibì a Firenze Rocks nell’ambito del suo No More Tours II: un concerto carico di emozione, che per molti sembrava già un addio simbolico. Migliaia di persone si erano radunate all’Ippodromo del Visarno per assistere a quella che sarebbe stata l’ultima esibizione italiana del Principe delle Tenebre.

In programma c’erano altre due date, entrambe a Bologna, previste per il 2019 e poi riprogrammate per il 2023. Entrambe cancellate per motivi di salute, mentre le condizioni di Ozzy iniziavano a peggiorare, complice una lunga battaglia con malattie neurodegenerative e problemi fisici che ne avevano già messo in discussione la carriera.

I fan italiani, pur delusi, non hanno mai smesso di supportarlo, attendendo ogni aggiornamento con affetto e preoccupazione. Per loro, Ozzy non era solo una rockstar, ma un simbolo di resistenza, di follia creativa, di libertà totale.

Ozzy Osbourne lascia un vuoto nel cuore della musica mondiale. La sua voce, il suo stile, il suo carisma hanno ridefinito il concetto stesso di frontman. Ma soprattutto, ha saputo trasformare l’oscurità in arte, rendendo il lato più ruvido e crudo della vita una forma d’espressione potentissima. E se in Italia non ha potuto salutare il suo pubblico con un ultimo tour, resteranno per sempre le sue esibizioni cariche di energia, gli occhi truccati, le croci al collo, i pipistrelli (veri o finti) e soprattutto la musica. Quella non morirà mai.

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