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Ambiente

Parco Golgi si trasforma: arriva la prima Oasi Tech di Novara

Un’area verde completamente rigenerata con sensori hi-tech, rifugi per api e percorsi interattivi per scoprire la biodiversità.

Parco Golgi si trasforma: arriva la prima Oasi Tech di Novara

A Novara ha preso vita un progetto innovativo che unisce ambiente, tecnologia e formazione: la prima Oasi Tech urbana, firmata da Comoli Ferrari in collaborazione con il Comune di Novara e l’Assessorato all’Ambiente, sta per aprire ufficialmente nel cuore verde del Parco Golgi, tra il Baluardo Massimo D’Azeglio e viale Roma.

L’inaugurazione è prevista per sabato 20 settembre, con una giornata evento dedicata a famiglie, bambini e giovani, tutta incentrata sul tema della biodiversità. Gli esperti di 3Bee cureranno le attività, pensate per far scoprire il valore della natura attraverso il gioco e l’esperienza diretta.

Per permettere alle nuove piante e ai fiori di ambientarsi e crescere, l’accesso al parco resterà chiuso fino al giorno dell’inaugurazione. Questo tempo è servito per preparare al meglio un ambiente accogliente e ricco di vita, dove natura e tecnologia si integrano in armonia.

L’intervento ha visto la creazione di aiuole con oltre 30 specie vegetali autoctone, selezionate per favorire la fioritura scalare e la produzione di nettare, contribuendo così all’arricchimento della biodiversità urbana. A queste si aggiungono due aiuole nettarifere progettate da Comoli Ferrari e dieci arbusti che completano la rigenerazione verde.

Cuore pulsante del progetto è l’installazione di un apiario tecnologico coperto da rampicanti di edera e dotato di sensori Hive-Tech IoT. Questi strumenti registrano costantemente parametri come temperatura, umidità, peso e attività dell’alveare, offrendo dati utili per comprendere lo stato di salute delle api e dell’ambiente circostante.

A supporto, è presente anche Spectrum, un dispositivo capace di captare le vibrazioni emesse dagli insetti impollinatori in volo, fornendo informazioni su presenza, tipologia e frequenza degli insetti che popolano il parco.

L’Oasi Tech integra anche il rifugio Polly X, progettato per ospitare le api solitarie Osmia bicornis, completamente innocue. Anch’esso è dotato di sensori per la rilevazione della qualità dell’aria, in particolare delle polveri sottili PM2.5 e PM10.

Il progetto è monitorato secondo il protocollo Element-E, che unisce tecnologia, analisi sul campo e osservazioni da remoto grazie ai sensori Flora. I dati raccolti vengono elaborati per fornire una fotografia aggiornata e consultabile in tempo reale su una piattaforma digitale dedicata.

L’Oasi Tech non è solo un parco, ma anche un vero e proprio spazio educativo. All’interno sono stati allestiti due percorsi didattici, ciascuno con cinque stazioni interattive corredate da QR code, contenuti multimediali, e rifugi per impollinatori.

Completano l’esperienza due corner tematici, pannelli illustrativi e un bug hotel centrale composto da quindici moduli: un habitat per api solitarie, coccinelle, farfalle e coleotteri, pensato per sensibilizzare su quanto questi insetti utili siano fondamentali per la salute dell’ecosistema.

Il percorso, chiamato “Biodiversity Adventure”, è un invito aperto a tutti — adulti e bambini — a osservare, imparare e appassionarsi al mondo della biodiversità, contribuendo attivamente alla sua tutela.

A partire da settembre, diverse scuole primarie di Novara — tra cui Don Ponzetto, P. Bollini, C.E. Buscaglia, Italo Calvino e Sacro Cuore — saranno coinvolte in un percorso formativo dedicato alla biodiversità. Gli alunni riceveranno materiale educativo e parteciperanno, in autunno, a lezioni in presenza nel parco, guidati da esperti di 3Bee.

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