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A Biella riprendono le ricerche di Marino Rabolini, scomparso da 17 giorni in alta Valsessera

Dopo la sospensione a metà luglio, le operazioni sono ripartite grazie a nuovi indizi segnalati dagli amici: coinvolti vigili del fuoco, soccorso alpino e guardia di finanza

A Biella riprendono le ricerche di Marino Rabolini, scomparso da 17 giorni in alta Valsessera

Sono riprese questo fine settimana le ricerche di Marino Rabolini, ex dirigente del Comune di Legnano, scomparso lo scorso 12 luglio durante un'escursione nella zona di Tavigliano (Biella), nelle vicinanze della Punta del Cravile in alta Valsessera.

Rabolini, 71 anni, era uscito sabato 12 luglio per una gita in montagna. La sua assenza è stata denunciata solo nella prima serata di domenica 13 luglio, poiché viveva da solo e amici e familiari non si erano subito accorti della sua scomparsa.

Le ricerche, inizialmente sospese il 18 luglio in attesa di nuovi elementi, sono ripartite nelle ultime ore con un dispiegamento di forze sul territorio. Sul luogo sono tornati a operare i vigili del fuoco di Biella, i tecnici del Soccorso Alpino, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i Carabinieri. È decollato inoltre l’elicottero Drago dei vigili del fuoco, proveniente da Malpensa.

Fino al 18 luglio, le attività di ricerca si erano concentrate attorno alla Punta del Cravile, zona dove il cellulare di Rabolini aveva agganciato le ultime celle telefoniche prima di spegnersi. Recentemente, però, le ricerche sono state estese ad altre aree della montagna.

Secondo una prima ricostruzione, Rabolini aveva programmato di raggiungere la Punta del Cravile a piedi, partendo da Bocchetto Sessera, dove i soccorritori hanno rinvenuto la sua auto abbandonata.

Le operazioni di ricerca sono state immediatamente riavviate, coinvolgendo il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco, che stanno perlustrando le zone impervie tra Bocchetto Sessera e la Casa del Pescatore, in cerca di ulteriori tracce.

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