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Salute e prevenzione
02 Agosto 2025 - 15:50
Un uomo di 85 anni è stato ricoverato all’ospedale Maggiore di Novara dopo aver contratto il virus West Nile. Le sue condizioni si sono stabilizzate e il paziente è stato dimesso. Il virus, trasmesso da zanzare infette, è spesso asintomatico (circa l’80% dei casi), ma può causare forme più gravi in soggetti anziani o con fragilità pregresse. In primavera, un altro caso nel Novarese aveva avuto esito fatale.
Secondo esperti regionali, il West Nile è ormai endemico nel Novarese. Il contagio avviene quando una zanzara punge un uccello infetto e successivamente un essere umano. Tuttavia, le persone contagiate non rappresentano una fonte di ulteriore trasmissione: le zanzare che le pungono successivamente non si infettano a loro volta.
Le autorità sanitarie ritengono che molti residenti della zona possano essere stati contagiati senza accorgersene, vista la frequenza di infezioni silenti.
Il monitoraggio del virus viene effettuato attraverso la raccolta di zanzare adulte, poi analizzate con test genetici presso laboratori specializzati. La rete di controllo tiene sotto osservazione anche altri virus trasmessi da zanzare, come dengue, chikungunya e zika.
In caso di riscontro positivo, vengono attivate misure di disinfestazione mirata, tra cui insetticidi adulticidi e larvicidi, per limitare la diffusione. Le autorità rassicurano comunque che i rischi per la popolazione sono molto contenuti.
Il West Nile virus è stato isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, ed è oggi presente in diverse aree del mondo, tra cui Europa e America. Gli uccelli selvatici rappresentano il serbatoio naturale del virus, mentre le zanzare sono i principali vettori. Non si trasmette da persona a persona.
Il virus può colpire anche altri mammiferi, in particolare cavalli, ma sono stati documentati casi anche in cani, gatti e conigli.
L’incubazione varia da 2 a 14 giorni. La maggior parte delle persone infette non presenta sintomi. Nei casi sintomatici (circa il 20%), si registrano febbre, mal di testa, nausea, eruzioni cutanee o linfonodi ingrossati. I bambini tendono a sviluppare forme più leggere, mentre nei giovani adulti i sintomi sono più marcati. Negli anziani o nei soggetti immunodepressi, la malattia può assumere forme neuroinvasive.
Le complicanze più gravi (meno dell’1% dei casi) includono encefalite, meningite, paralisi e, raramente, morte.
Non esiste ancora un vaccino contro il West Nile. La prevenzione si basa sulla protezione dalle punture di zanzare, attraverso l’uso di repellenti, zanzariere e la rimozione dei ristagni d’acqua. In un’area come il Novarese, dove le zanzare sono particolarmente diffuse, la vigilanza resta fondamentale.
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